Se si vuole rinnovare il passaporto a Roma bisognerà aspettare fino a metà agosto (per i più fortunati), o a settembre. A Ostia, invece, l’attesa è più lunga: non ci sono appuntamenti prima di ottobre. Va meglio a Civitavecchia e Tivoli: ci sono ancora pochi slot per luglio, ma bisogna accaparrarseli prima che finiscano. Per un cittadino di Torino, invece, l’attesa sfiora i sei mesi. Sono i dati che riporta Repubblica in un articolo di denuncia sul caos delle questure.

Il rischio, concreto, è quello di non riuscire a rinnovare il passaporto prima di partenze last minute (o programmate che siano), comprese quelle verso il Regno Unito che causa Brexit, ormai, accetta solo il libretto rosso. Secondo il quotidiano romano, infatti, circa il 40% delle richieste di passaporto arriva proprio da chi è diretto oltre-Manica.

I libretti, dicono dal ministero dell’Interno, “ci sono”, ma a mancare è l’organico nelle questure. “Non si riesce a smaltire in tempi rapidi l’aumento delle richieste. C’è una congestione dovuta anche ad una limitata capacità strutturale”. Secondo il Viminale, comunque, chi non si è ancora mosso ma ha urgenza del passaporto può presentarsi negli uffici insieme al biglietto che attesta la partenza imminente e “di solito si cerca di dare la priorità” e “far ottenere il documento nel giro di pochi giorni”. Tra le opzioni per smaltire la mole di richieste e andare incontro ai cittadini, anche quella di fare “iniziative come gli Open day”.

Dal giorno dell’appuntamento alla consegna del passaporto, in ogni caso, possono passare anche 20 giorni. E il consiglio è quello di arrivare preparati, con tutti i documenti in ordine: un documento di identità valido, le foto, la marca da bollo e il bollettino pagato. In ogni caso, riporta ancora Repubblica, i tempi di attesa restituiscono l’immagine di questure in tilt: a Roma è difficile avere un appuntamento prima di metà agosto, a Ostia, appunto, bisogna attendere fino a ottobre. C’è sempre l’opzione di potersi spostare: a Civitavecchia e Tivoli si può ancora trovare un appuntamento a luglio.

A Bari, riporta ancora Repubblica, c’è posto per settembre per chi prenota ora. Va meglio a Genova, Napoli, Milano, Palermo, Firenze e Bologna: i tempi di attesa sono di circa un mese, a cui poi bisogna aggiungere le settimane utili a ottenere il documento.

La “maglia nera” va a Torino: chi cerca di rinnovare il passaporto nel capoluogo piemontese, infatti, deve attendere circa sei mesi. La prima disponibilità è a dicembre. E così si allungano le file dell’urgenza, con i cittadini in coda fin dal mattino per ottenere il libretto rosso anche senza prenotazione.

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