“Sono felice di avere il tempo di chiarire la mia posizione sull’invio delle armi all’Ucraina”. Comincia così l’intervento di Alessandro Orsini, editorialista de Il Fatto Quotidiano, alla serata evento ‘La guerra alle idee: le voci del Fatto Quotidiano’ dedicata alla libertà d’informazione nell’ambito del conflitto che ormai da 125 giorni affligge l’Europa e il mondo.

“In primo luogo – dice Orsini, in un intervento chiarificatore, teso a spiegare in maniera definitiva le sue posizioni sempre al centro delle polemiche -, non ho mai detto che l’Ucraina avrebbe dovuto astenersi dalla difesa militare. Questa frase, che non ho mai pronunciato, appare sulla pagina Wikipedia a me dedicata, ma è falsa. Nel primo giorno di guerra avevo detto che l’Europa avrebbe dovuto scegliere tra due strade: trattare con Putin per arrestare la guerra sul nascere oppure inviare le armi all’Ucraina trasformandola in una nuova Siria. Spiegai che la trattativa con Putin sarebbe stata la soluzione migliore per gli ucraini e per gli europei giacché l’invio delle armi avrebbe posto gli ucraini in una condizione disperata e i fatti mi hanno dato ragione”. “La critica della politica internazionale – conclude il professore con un riferimento al suo libro, edito da Paper First – serve a smascherare gli inganni dei governi che provocano esiti terribili per l’umanità”.
‘La guerra alle idee: le voci del Fatto Quotidiano’ è stata una serata evento prodotta dalla Società Editoriale Il Fatto. Sul sito del Fatto, sui canali Youtube e sulla pagina Facebook potete rivedere la serata integrale, mentre i singoli interventi sono disponibili in forma scritta in una sezione dedicata su FQ Extra per gli abbonati e i sostenitori dell’evento.
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