Esclusi dallo stage per l’alternanza scuola-lavoro perché di origine marocchina. E’ successo a Sacile, in provincia di Pordenone. A rifiutare i due ragazzi, studenti dell’istituto superiore della cittadina friulana, è stata l’azienda a cui avevano presentato domanda. La notizia è riportata da Repubblica, che ha raccontato come l’azienda avesse risposto di non accettare ragazzi di colore. L’insegnante dell’istituto si è quindi rivolta ad una associazione di immigrati di Pordenone, in modo da ricollocare immediatamente i ragazzi in un’altra azienda. Purtroppo non si è trattata di un’eccezione: “Erano stati rifiutati da più di un’azienda” ha detto Adolph Hackah, il presidente dell’associazione ivoriani che si è occupato della vicenda. Il resto della classe sarebbe stato ammesso subito, soltanto loro quelli tagliati fuori. “L’insegnante non se lo aspettava, ci è rimasta molto male. Come tutti noi, del resto” ha spiegato ancora Hackah.

La situazione si è poi risolta e i ragazzi, inizialmente esclusi, possono svolgere il loro stage in un’altra azienda. Se non fosse andata così, Confindustria Pordenone aveva già fatto sapere di essere pronta ad intervenire per cercare una soluzione. Della vicenda si è occupato anche il consigliere regionale Furio Honsell (ex rettore di Udine ed ex sindaco di Udine) di Open Sinistra Fvg, il quale aveva sostenuto tramite una nota che “se confermata nella sua violenza” la vicenda “sarebbe un gesto di razzismo inaccettabile per una regione che si dichiara civile“.

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Un cambiamento culturale resta l’unica risposta alla violenza degli uomini contro le donne

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