Sono 59 le persone che hanno perso la vita a causa degli allagamenti in India e in Bangladesh. Milioni le case sommerse dall’acqua e i trasporti costretti ad un’interruzione della loro attività. Entrambi i paesi hanno richiesto l’intervento dell’esercito per un aiuto immediato alle popolazioni investite dal maltempo.

Le inondazioni rappresentano una minaccia regolare per milioni di persone nei due paesi, ma gli esperti affermano che i cambiamenti climatici ne stanno aumentando la frequenza, la violenza e l’imprevedibilità. Gli incessanti acquazzoni stanno inondato vaste distese di terra e sono state schierate truppe per far evacuare le famiglie dalle proprie case. “L’intero villaggio è andato sott’acqua nella mattinata di ieri, 17 giugno, e da quel momento siamo rimasti tutti bloccati”, ha raccontato Lokman di 23 anni, che vive nel villaggio di Companiganj, in Bangladesh. “Dopo aver aspettato un giorno intero sul tetto della nostra casa, un vicino ci ha salvato con una barca costruita da lui. Mia madre ha detto di non aver mai visto inondazioni del genere in tutta la sua vita” ha aggiunto la giovane.

Da ieri pomeriggio, sono almeno 21 le persone decedute dopo essere state colpite dai fulmini innescati dalle tempeste. É atteso il proseguimento delle piogge nel corso del fine settimana: “Ci aspettiamo piogge pesanti in varie parti dell’Assam (India) fino a domenica” , ha dichiarato Sanjay O’Neil dell’ufficio meteorologico di Gauhati, la capitale dello Stato indiano. Aggiungendo che il volume di pioggia “è senza precedenti”. Per far fronte all’emergenza, le scuole sono state trasformate in rifugi volte ad per ospitare le persone a cui la casa è stata sommersa dall’acqua alta nel giro di poche ore.

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