Milano è tra i Comuni maggiormente sviluppati dal punto di vista digitale. La decisione è stata comunicata oggi, 15 giugno, al Forum Pa 2022, a seguito dell’indagine sulla maturità digitale dei capoluoghi. L’inchiesta è stata realizzata la scorsa primavera da FPA, la società del gruppo Digital360, per Deda Next, una realtà impegnata ad accompagnare la trasformazione digitale della pubblica amministrazione e delle aziende di pubblico servizio.

Come comunicato durante il convegno PA digitale 2026: la maturità digitale dei Comuni rispetto agli obiettivi del PNRR, l’indagine ha analizzato il grado di maturità digitale di 110 capoluoghi italiani sulla base di tre dimensioni. La prima è il “Digital public services” ovvero il livello di disponibilità online di alcuni tra i principali servizi dovuti al cittadino e alle imprese, la seconda è la verifica del “Digital Pa” cioè dell’integrazione dei comuni con le principali piattaforme abilitanti individuate dal “Piano triennale per l’informatica pubblica” (Spid, Cie, PagoPa, AppIO). L’ultima è “Digital openness”, che misura il grado di apertura delle amministrazioni comunali in termini di numerosità e interoperabilità degli open data e il livello di comunicazione con i cittadini attraverso i canali social. Tramite una ricerca basata sul modello Ca.Re (o Cambiamento realizzato) di Deda Next, l’indagine individua quattro classi di maturità digitale, collocando i comuni in quattro diversi momenti: “riscaldamento”, “partenza”, “volata finale” e “traguardo di tappa”.

La città di Milano ha migliorato i suoi risultati, confermando il proprio posizionamento nella fase del “traguardo di tappa” con un indice Ca.Re. pari a 88 (uguale a 85 nel 2021), grazie anche alle significative performance dell’indice “Digital public services” pari a 84, dell’indice “Digital openness” pari a 100 (che era pari a 100 del 2021) e dell’indice “Digital Pa” pari a 79 (67 del 2021). Il Comune si colloca in questo modo tra i 10 migliori performer individuati dall’indagine.

Layla Pavone

“Anno dopo anno” – ha dichiarato Layla Pavone, presidente del Board per l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale del Comune di Milano – “abbiamo visto crescere la capacità digitale dell’amministrazione comunale. In modo particolare, i servizi offerti ai cittadini e il loro utilizzo sono cresciuti in termini di semplicità, affidabilità ed efficienza”. Sulla maturità digitale, continua Pavone, “siamo a buon punto, ha fatto significativi passi in avanti anche se la strada da percorrere è ancora lunga“. A questo fine è arrivata la decisione di intraprendere un duplice percorso che faccia crescere l’operatività digitale dell’amministrazione insieme alle opportunità offerte ai cittadini nell’accedere a informazioni, servizi, dati e sistemi.

Per il successo della transizione digitale è fondamentale dotarsi di una strategia complessiva dell’amministrazione digitale. Necessaria una strategia che parta dall’individuazione dei punti di forza e debolezza dell’ente e che porti alla scelta più consapevole delle misure di finanziamento a cui ricorrere, in maniera sinergica e complementare. “La nostra esperienza” – afferma Fabio Meloni, CEO di Deda Next – “maturata lavorando con 800 comuni, comunica che serve una visione sul futuro guidata dalle più alte aspirazioni di servizio e gestione del pubblico che sia al contempo molto concreta”. A livello nazionale i positivi risultati evidenziati dall’indagine 2022 rappresentano un ottimo punto di partenza rispetto al processo di digitalizzazione delle città. “Milano continua a lavorare per migliorare ulteriormente la propria maturità digitale” ha dichiarato Meloni. L’aumento della disponibilità dei servizi digitali offerti ai cittadini e la loro progressiva integrazione con le piattaforme nazionali dovrà essere accompagnata ad un ripensamento dei modelli di erogazione dei servizi. Il successo del percorso di digitalizzazione dipenderà quindi molto dalla capacità delle amministrazioni di approcciare con una visione complessiva e integrata le opportunità offerte dal Pnrr.

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