“Le amministrative sono state sempre state un tabù per M5s, a parte qualche tornata come a Torino e Roma. Per il resto non è stato inusuale per il Movimento prendere una percentuale di voti molto scarsa sul territorio nelle tornate amministrative e poi balzare in prossime, successive elezioni politiche”. Così Giuseppe Conte, parlando dalla sede del Movimento a Roma dopo i risultati delle elezioni, ancora provvisori. “Però non sono qui per nascondermi dietro questa costante storica, è nel mio costume metterci la faccia, quindi lo dichiaro: i dati che emergono, seppur parzialmente, sono dati che non ci soddisfano. Non possiamo ricercare giustificazioni di comodo”, ha aggiunto l’ex premier sottolineando il dispiacere per l’alta percentuale di astensionismo.

“Un dato mi fa molto male e mi preoccupa e dovrebbe preoccuparci tutti: quando il 60% dei votanti non va a votare a Palermo o a Genova, sono dati che segnalano un crescente astensionismo già molto presente nel nostro Paese”, ha specificato, evidenziando inoltre che il passaggio referendario “è stato molto deludente”, e che è stata registrata “la più modesta adesione di sempre”.

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