Dal 12 giugno non sarà più necessario un test anti-Covid con esito negativo per mettere piede negli Stati Uniti. L’ufficialità arriverà a breve, come anticipato da alcuni media compresa la Cnn e sostanzialmente confermato dal vice-portavoce della Casa Bianca Kevin Munoz. La decisione dell’amministrazione Joe Biden arriva quindi all’inizio dell’estate ed entrerà in vigore nelle prossime 48 ore. Si tratta di una ‘rivoluzione’ per gli Usa che avevano sostanzialmente sempre tenuto alta la guardia sugli arrivi dall’estero. Da mesi andavano avanti le pressioni delle imprese che lavorano nel settore viaggi affinché il Cdc si esprimesse a favore di un’eliminazione. Adesso arriverà il via libera che durerà 90 giorni, quando poi il Cdc si esprimerà nuovamente, anche alla luce dell’insorgere di nuove varianti. Secondo l’industria dei viaggi, ad iniziare dalle compagnie aeree, l’obbligo di test all’ingresso ha avuto un effetto “gelante” su un’economia già fragile.

Per questo erano stati numerosi gli incontri tra i funzionari della Casa Bianca e un gruppo di manager del settore, come Nick Calio, numero uno di Airlines for America, la più antica e grande associazione di compagnie aeree. Al fronte si erano uniti nelle ultime settimane anche diversi deputati, anche democratici, favorevoli alla revoca dell’obbligo. Esulta anche la US Travel Association: “Prima della pandemia, i viaggi erano una delle maggiori esportazioni del settore della nostra nazione. L’abolizione di questo requisito consentirà all’industria di aprire la strada verso una più ampia ripresa economica e occupazionale degli Stati Uniti”, ha detto il ceo Roger Dow. Nelle ultime settimane anche i legislatori, inclusi i democratici, hanno sostenuto la revoca dell’obbligo di test. La senatrice del Nevada Catherine Cortez Masto ha dichiarato: “Sono felice che il Cdc abbia sospeso il gravoso requisito di test del coronavirus per i viaggiatori internazionali e continuerò a fare tutto il possibile per sostenere la forte ripresa del nostro settore dell’ospitalità”.

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