“Testo dell’argomento da discutere: la razza europea”. Qualcuno ha pensato ad uno scherzo. Altri ad un errore ma non è così perché si tratta di un argomento capitato ad un candidato al concorso per docenti per la classe A022 italiano, storia, geografia primo grado.

La fotografia della traccia, sorteggiata con tanto di firma (oscurata da chi ha scattato l’immagine) del presidente della commissione è stata postata da Alessandro Vaccarelli, docente di pedagogia all’Università de L’Aquila, studioso di Intercultura e razzismo.

Il docente sul suo profilo Facebook ha scritto: “Non è Lercio. Si tratta di una prova (orale) per il concorso a cattedre per la scuola secondaria (Italiano, storia, geografia). E non è nemmeno una prova del 1938. La razza europea. La razza europea? Cioè? Come si potrebbe articolare una lezione sulla “razza europea”? Razza ariana? Ma siamo impazziti?”.

Una denuncia che in poche ore ha fatto il giro del web arrivando anche sulla scrivania dell’Ufficio scolastico regionale dell’Abruzzo che è intervenuto sottolineando che il caso “non riguarda le commissioni della Regione né i candidati del concorso esterno”.

Resta il fatto che innumerevoli docenti sono rimasti allibiti dalla scelta che questa commissione ha fatto, inserendo tra le tracce da sorteggiare anche un tema come quello della “razza europea”. Secondo molti professori che hanno fatto il concorso, il candidato che ha ricevuto questo tema ha dovuto, al cospetto di una commissione giudicante tenere una lezione su un tema completamente errato.

Contattato da ilfattoquotidiano.it, il professor Vaccarelli spiega: “Ci tengo a precisare che il fatto non è accaduto in Abruzzo. Detto questo, non è importante dire “chi” e “dove”: il senso del mio post voleva andare ben oltre e sollevare una questione che rimanda a linguaggi che non sono ancora del tutto superati e implicitamente ancorati a certe ideologie. Certamente questo non avviene solo nel mondo della scuola, che, peraltro, conosco molto bene: non possiamo generalizzare, è un caso singolo, che dispiace anche per la persona malcapitata. La scuola italiana lavora fortemente, e ormai da anni, sul fronte dell’intercultura e dell’antirazzismo. Che una Commissione abbia formulato un quesito del genere è un fatto di per sé importante, ma si tratta di una commissione a fronte di chissà quante altre. Per decolonizzare i linguaggi e i contenuti dell’istruzione, possiamo dire che bisogna fare ancora molta strada e il fatto accaduto lo dimostra”.

Dal ministero dell’Istruzione ancora non è arrivata alcuna conferma o smentita ma nelle prossime ore non è escluso un intervento da Roma per verificare l’accaduto e per capire l’autore di questa traccia oltre che il presidente della commissione che ha certificato la proposta da sorteggiare. Intanto, in numerosi, sulla bacheca del professor Vaccarelli hanno commentato indignati e sconcertati la denuncia che è stata sollevata.

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