Ancora alta tensione nella maggioranza e nessuna intesa all’orizzonte sul ddl Concorrenza. Nonostante le strigliate di Mario Draghi ai partiti, continuano le spinte interne e le guerre di posizione da piena campagna elettorale per le amministrative. Oggi a mostrare nervosismo è stato Enrico Letta che è tornato a lamentare la scarso senso di responsabilità del Carroccio, in particolare sul tema delle concessioni balnerari e sulla delega fiscale: “L’opposizione che Salvini e la Lega stanno facendo, per quanto mi riguarda, e lo dico con molta chiarezza e franchezza, ha superato il limite“, ha dichiarato. “Salvini che mette a rischio le risorse del Pnrr è incompatibile con il lavoro efficace e positivo dell’azione di governo”. Dalla Lega, per il momento, è arrivata solo una replica ufficiosa, fatta trapelare da fonti interne: “La Lega è al governo per tagliare tasse e burocrazia, e questo stiamo facendo; se altri hanno tempo da far perdere con legge elettorale, Ius Soli o Ddl Zan non aiutano l’Italia“.

Ma quello di Letta, se non è un ultimatum, poco ci manca. E a proposito del ddl Concorrenza, provvedimento sul quale Mario Draghi ha chiesto un’intesa e anche in breve tempo, ha aggiunto: “Così non si può andare avanti. Salvini si sta prendendo la responsabilità, con questa sua azione distruttiva, di mettere in crisi e in difficoltà il governo e l’Italia. E, soprattutto, di mettere a rischio i fondi europei, che sono fondamentali per il nostro Paese e per il Sud. Ormai il leader della Lega si comporta come rappresentante dell’opposizione. Anzi, è molto più opposizione lui rispetto ad altri che lo sono davvero“.

Intanto domani 24 maggio, in commissione Industria al Senato, il provvedimento sollecitato nei giorni scorsi dal premier dovrebbero ripartire. E’ stata convocata per l’esame del testo e la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama avrà all’odg la lettera di Mario Draghi alla presidente Elisabetta Casellati in cui il premier sollecita l’approvazione entro fine maggio del ddl Concorrenze altrimenti verrebbe messo a rischio “uno degli obiettivi fondamentali del Pnrr”. Un gesto, quello di Draghi, completamente inusuale e che testimonia il livello di allarme all’interno dell’esecutivo. Salvini da parte sua si mostra ottimista su un’intesa: “Come abbiamo trovato un accordo evitando la tassa sulla casa e la riforma del catasto, anche sulla tutela dei lavoratori balneari troveremo l’accordo. Sulle spiagge l’accordo si trova come l’abbiamo trovato sul catasto”. Al momento però, si riferisce da ambienti parlamentari del Senato, non sarebbero stati fatti passi avanti nella ricerca di un accordo. Oggi non ci sono stati contatti né al momento è stata fissata una riunione di maggioranza per affrontare il nodo balneari.

Per questo la richiesta di Letta di un chiarimento: “Penso che questa vicenda vada chiarita”, ha detto a margine di un evento a Catanzaro. Mentre Letta, interpellato sui 5 Stelle, distingue le tensioni dentro la maggioranza innescate da Salvini da quelle dei 5 stelle di Giuseppe Conte. “M5s? Nulla a che vedere con quello che sta facendo Salvini. Abbiamo alcune discussioni ma su temi che non sono quelli che mettono in discussione la possibilità di far arrivare o meno i fondi del Pnrr. Su questo credo ci sia una differenza marcata”. Un’osservazione che non sfugge a Carlo Calenda che ha commentato a stretto giro via Twitter: “Enrico Letta, Salvini mette a rischio il Governo su Ue tanto quanto Conte su termovalorizzatore. Entrambi su armi agli ucraini. Sono populisti allo stesso modo. Unica coalizione che sostiene Draghi senza se e senza ma è quella di Azione e Più Europa”.

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