Tutti sapevano, lo dicono le carte. Oggi in piazza XX settembre, davanti al Comune di Pisa, si è tenuta una conferenza stampa convocata dal gruppo consiliare Diritto in Comune (Una Città in Comune-Rifondazione Comunista-Pisa Possibile) durante la quale si è reso noto alla stampa, con relativi documenti a dimostrarlo, che gli enti interessati – Regione Toscana, Comune di Pisa e Provincia di Pisa – dal 9 aprile 2021 erano a conoscenza del progetto della nuova infrastruttura militare da 190 milioni di euro prevista nella Riserva Naturale di Migliarino-San Rossore-Coltano. Il fatto è che quando il 25 marzo il consigliere di Una Città in Comune, Francesco Auletta, ha scoperto casualmente sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che dava via libera al progetto della nuova base militare a Coltano, Regione Toscana, Comune di Pisa e Ente Parco dichiaravano di non esserne a conoscenza.

Il sindaco Michele Conti (Lega) intervenuto nel Consiglio Comunale del 12 aprile, rispondendo ad un question time, aveva dichiarato: “Nessun progetto è stato inviato agli uffici della direzione urbanistica, non ne conosciamo il contenuto se non attraverso quello che abbiamo letto sui giornali in questi giorni”. Anche il governatore Eugenio Giani pare non sapesse niente: “Io ho già richiesto che ci vengano forniti i progetti, di cui io allo stato attuale non sono a conoscenza, ma che dovranno essere approfonditi perché gli interventi in questo paese, soprattutto nella delicatezza di quello di cui si parla, di un’area protetta, devono essere ben considerati”, aveva dichiarato anche lui il 12 aprile 2022. Nel documento, reso pubblico da Diritti In Comune attraverso una richiesta di accesso agli atti alla Provincia di Pisa il 14 aprile, non solo risulta la trasmissione agli enti ma anche la richiesta di un parere di competenza entro il 30 aprile del 2021. E questa richiesta di valutazione del progetto arriva con carta intestata direttamente dalla Regione Toscana.

Questo è invece quello che si legge nel comunicato della conferenza stampa di oggi di Diritto in Comune, che nei prossimi giorni chiederà un nuovo question time per avere dei chiarimenti dal sindaco Conti: “Tutti sapevano e tutti non solo hanno tenuto nascosto il progetto, ma hanno anche spudoratamente mentito dicendo di non sapere. Con questi documenti che abbiamo ottenuto finalmente con una richiesta di accesso agli atti alla Provincia di Pisa inviata lo scorso 14 aprile si conferma quello che denunciamo dallo scorso 25 marzo, quando abbiamo scoperto e denunciato pubblicamente il via libera del governo Draghi al progetto della nuova base militare di Coltano”.

Alle rivelazioni le tre istituzioni hanno replicato sostenendo che si tratta di un caso nato da una cattiva comunicazione interna. La Provincia ha risposto che “per mero disguido tecnico, la richiesta non è stata inoltrata all’Ufficio Protocollo del Settore competente, che quindi non è venuto a conoscenza della richiesta di parere”. Per il Comune ha parlato l’assessore all’Urbanistica Massimo Dringoli durante il question time in Consiglio Comunale. “Il servizio protocollo – ha detto in assemblea Dringoli – ci ha comunicato che dopo aver svolto verifica specifica rispetto il periodo della nota, dall’ente (il Comune di Pisa) non c’è stata la ricezione di alcuna comunicazione della Regione Toscana. Sentito l’ufficio della Regione Toscana, il sistema che avrebbe dovuto recapitare la loro pec ha trasmesso una ricezione del 9 aprile 2021 dovuta a un errore di trasmissione che non ha consentito alla pec di arrivare a buon fine verso il Comune di Pisa. È stato confermato che il documento non è stato ricevuto per un errore di sistema e che tale sistema ha trasmesso questa notifica alla Regione Toscana che non ha reinviato ulteriormente la pec. Il Comune era tra i destinatari, ma non ha potuto ricevere alcuna comunicazione. Mentre la Regione Toscana senz’altro, l’Ente Parco senz’altro, e probabilmente anche la Provincia di Pisa, erano a conoscenza, il Comune era l’unico a non essere a conoscenza di nulla”.

Non è ancora chiaro dove verrà costruita la nuova base che, per il Dpcm del governo Draghi, dovrebbe ospitare Gis, paracadutisti del Tuscania e centro cinofili. Il 12 maggio il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha ricevuto il sindaco Conti e il presidente Giani. Nel corso della riunione è stato deciso che verrà emanato un decreto ministeriale per istituire un tavolo operativo per trovare un’alternativa alla costruzione della base nella riserva naturale. Le ipotesi in campo parlano di spezzettamento del progetto: una parte nella zona di Ospedaletto, una parte attraverso la ristrutturazione degli edifici dell’ex Radar di Coltano e una parte comunque in una zona del Parco. Ad oggi l’unico progetto a cui fare riferimento è quello reso pubblico da Diritto in Comune in conferenza stampa e prevede la costruzione di 440mila metri cubi di edifici in una zona recintata di 730mila metri quadri, in una riserva naturale.

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