Apprezzamenti da parte del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov per la posizione definita “equilibrata ed imparziale” tenuta sinora dall’Algeria, paese che sta visitando in queste ore. “Abbiamo informato i nostri amici algerini in dettaglio sui progressi dell’operazione militare speciale della Russia insieme alle milizie del Donbass in Ucraina”, ha detto Lavrov. “Apprezziamo molto la posizione misurata, obiettiva ed equilibrata che l’Algeria assume sulle questioni ucraine nelle organizzazioni internazionali e, in generale, nella loro politica estera”. Lavrov ha poi affermato che la Russia e l’Algeria intendono firmare un documento che conferma la nuova qualità delle relazioni bilaterali. “Noi e l’Algeria siamo membri del Forum dei Paesi Esportatori di Gas, la nostra posizione è unita per continuare a rispettare gli accordi, come avveniva prima”, ha aggiunto Lavrov

Insieme ad altri 34 paesi, l’ Algeria si è astenuta nella votazione Onu dello scorso marzo sulla condanna dell’invasione russa dell’Ucraina mentre il 7 aprile scorso ha votato contro l’esclusione di Mosca dal Consiglio dei diritti umani. Il paese è il secondo fornitore di gas dell’Italia dopo la Russia. Attraverso lo storico gasdotto Transmed voluto da Enrico Mattei, arrivano ogni anno circa 20 miliardi di metri cubi di gas. Nel tentativo di ridurre la dipendenza energetica italiana dalla Russia, lo scorso 11 aprile, il governo Draghi ha siglato un accordo con Algeri per aumentare le forniture di 9 miliardi di metri cubi, due-tre da subito, il resto entro fine anno. Benché storicamente vicina alla Russia da cui tra l’altro riceve forniture e addestramenti militari, l’Algeria ha un solido e altrettanto consolidato legame con Roma, favorito anche dal legame “fisico” del gasdotto.

Ma quanto sia difficile coalizzare un fronte esteso e compatto contro Mosca lo dimostra anche il rinnovato rapporto tra Arabia Saudita e Russia. Ieri il re saudita Salman si è congratulato con Vladimir Putin per la celebrazione della “giornata della vittoria in cui Mosca ricorda la vittoria sui nazisti nella seconda guerra mondiale. Storicamente vicina agli Usa i rapporti tra Washington e Riyad si sono deteriorati negli ultimi tempi e quella di ieri è solo l’ultima di una serie di manifestazioni di vicinanza alla Russia. Primo produttore di petrolio al mondo insieme agli Stati Uniti, e davanti proprio alla Russia, l’Arabia Saudita è il peso massimo dell’Opec (di cui fa parte anche l’Algeria), l’organizzazione che riunisce alcuni dei principali produttori di greggio al mondo e che è stata allargata anche a Mosca nella formula Opec+. L’Organizzazione si è sinora opposta alle richieste di aumentare significativamente la produzione di greggio per compensare la riduzione di forniture russe e calmierare così i prezzi.

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