La pandemia è in continuo miglioramento e ormai sono cadute le restrizioni relative a movimenti e chiusure degli esercizi. Può tirare un sospiro di sollievo uno dei segmenti nevralgici dell’immobiliare commerciale: quello dei centri commerciali.

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Grandi complessi “mixed use” da Nord a Sud

Ripartono finalmente anche i grandi progetti di realizzazione di nuove aree commerciali, che promettono di non consumare nuovo suolo, ma recuperare superfici in qualche modo dismesse. Molti progetti sono ispirati al cosiddetto “mixed use”, ossia il mix tra residenziale, uffici, commerciali, ristorazione, aree verdi, intrattenimento. Alle porte di Milano, a metà 2023, dovrebbe essere completato il nuovo Merlata Bloom, un investimento da 325 milioni di euro, che racchiuderà in 70mila metri quadrati un mix di 150 negozi, con 5 aree dedicate al food.

I grandi progetti non ci sono solo al Nord. Nel Lazio, a Cisterna di Latina, circa 60 km da Roma, sorgerà il nuovo Oasys, complesso che vedrà la luce sulle ceneri delle ex Manifatture del Circeo. Qui saranno abbinati una parte commerciale e un parco tematico-naturalistico.

In Campania, invece, il futuro Maximall Pompeii (a Torre Annunziata) nascerà con l’idea di creare un vero polo di attrazione turistica, in prossimità del sito archeologico di Pompei. La data di apertura attualmente è fissata al dicembre 2023.

Tutto in stand by per Segrate

Certo, però, accanto ai progetti che nascono, ce ne sono altri che navigano in cattive acque. La crisi Covid e il cambiamento nelle modalità di consumo, comunque sempre più improntato all’on line, producono un mercato in cui trovano posto centri commerciali di dimensioni adeguate, ma non faraoniche, a meno che si tratti di aree come il Sud Italia, in parte ancora sguarnite. Ecco perché è finito completamente in stand by il maxi progetto Westfield Segrate, che avrebbe dovuto sorgere nell’omonimo comune a est di Milano. Al momento non si sono elementi per dire quando, e in quale forma, potrebbe riprendere quota l’idea di avviare i lavori.

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