Un operaio di 60 anni mercoledì ha perso la vita mentre lavorava sul tetto di un capannone a Taverne di Corciano, in provincia di Perugia: l’uomo è caduto da sette metri di altezza a causa di un cedimento del tetto. Il lavoratore è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Perugia dove è stato ricoverato in terapia intensiva ma poi è morto. Sull’incidente sono in corso accertamenti, coordinati dalla procura: l’ufficio ha reso noto che è ipotizzato il reato di omicidio colposo aggravato dal mancato rispetto della normativa in materia di infortuni sul lavoro.

A rendere nota la morte dell’operaio è stato Simone Pampanelli, segretario generale della Cgil del capoluogo umbro: “Non possiamo continuare a sopportare questo stillicidio quotidiano. Appena dieci giorni fa abbiamo visto morire un altro operaio di 65 anni schiacciato da lastre di vetro a San Giustino. Morti che si sommano alle altre di inizio anno e alle 19 vittime del 2021 nella nostra provincia: nei primi due mesi dell’anno l’Inail ha registrato un incremento spaventoso degli infortuni, di quasi il 20%. È evidente che questa tendenza allarmante va immediatamente fermata. Deve essere obiettivo di tutti, a partire dalle istituzioni, bloccare subito la strage”.

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