Escludere russi e bielorussi da Wimbledon è “ingiusto e dannoso“. L’Atp, l’associazione che coordina i tornei di tennis maschili professionistici, replica duramente alla decisione presa dagli organizzatori del torneo londinesi. Non solo, visto che i Championships fanno parte del circuito mondiale, l’ente si riserva di valutare provvedimenti “in consultazione con il nostro Consiglio e i consigli dei membri”. Questo perché, si legge nella nota diffuso sul sito dell’Atp, “la discriminazione basata sulla nazionalità costituisce anche una violazione del nostro accordo con Wimbledon che afferma che l’ingresso dei giocatori si basa esclusivamente sulle classifiche Atp“.

L’associazione nel comunicato sottolinea: “Condanniamo fermamente la riprovevole invasione dell’Ucraina da parte della Russia e siamo solidali con i milioni di persone innocenti colpite dalla guerra in corso”. Poi aggiunge: “Il nostro sport è orgoglioso di operare secondo i principi fondamentali del merito e dell’equità, in cui i giocatori competono individualmente per guadagnarsi un posto nei tornei basati sulle classifiche Atp. Riteniamo che la decisione unilaterale odierna di Wimbledon e della Lta di escludere i giocatori di Russia e Bielorussia dal torneo britannico sull’erba di quest’anno sia ingiusta e abbia il potenziale per creare un precedente dannoso per il gioco”.

Non solo, con questa nota l’Atp sembra anche voler escludere che altri tornei, in particolare il Roland Garros e gli Us Open, possano prendere una decisione simile: “È importante sottolineare che i giocatori provenienti da Russia e Bielorussia continueranno a essere autorizzati a competere agli eventi Atp sotto una bandiera neutra, una posizione che è stata finora condivisa dal tennis professionistico. Parallelamente, continueremo il nostro sostegno umanitario congiunto all’Ucraina nell’ambito di Tennis Plays for Peace“, conclude la nota.

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Wimbledon, è ufficiale: i tennisti russi e bielorussi esclusi dal torneo. L’ultimo atto del mondo dello sport contro la guerra in Ucraina

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