Il dramma della città martoriata di Makariv, a nord di Kiev, dove si sarebbero verificati crimini efferati di guerra. La scia di violenza ha portato a un numero provvisorio di oltre 133 morti (come riferito dal sindaco della città), tra questi ci sarebbero persone torturate e donne violentate. Qualcuno racconta che gli elicotteri sparavano dall’alto in strada, sulle auto e che i soldati avrebbero lanciato delle granate all’interno delle case e dei rifugi dove gli abitanti si nascondevano e andavano a ripararsi dalle bombe. I residenti raccontano di crimini efferati e situazioni di estrema violenza, che sarebbero stati commessi dalla brigata militare dell’estremo oriente in Russia. Alcuni abitanti raccontano che i soldati russi avrebbero lanciato delle granate anche all’interno di alcune case e degli stessi rifugi che si trovano nelle abitazioni. Diversi negozi, al cui interno ci sono ancora dei vestiti, sono stati presi di mira dai militari russi, che li hanno rasi al suolo.

Il reportage dell’inviato Ansa Lorenzo Attianese

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