Nelle ultime 24 ore sono stati diagnosticati 69.278 nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 tra i 461.448 tamponi processati, di cui 354.205 test rapidi. L’incidenza è quindi al 15%. I decessi sono stati 150. Mentre si segnala un’inversione di tendenza nel flusso dei ricoverati, con 82 posti letto in meno occupati rispetto a martedì, e una sostanziale stabilità nelle terapie intensive, con un saldo ingresso-uscite di -5 in un giorno da 51 ingressi.

Da lunedì ad oggi – raffrontando gli stessi giorni della scorsa settimana – è evidente come la curva dei contagi continui ad arretrare, insieme a un rallentamento nella progressione dei ricoveri. I casi accertati sono in calo da 207.788 a 188.081, mentre i posti letto occupati in ospedale sono cresciuti di 147 (era stato +690 tra lunedì 28 e mercoledì 30 marzo). In crescita invece, risentendo ancora del momento in cui la pandemia aveva registrato una sostenuta ripresa, gli ingressi in terapia intensiva (da 136 a 144) e i decessi (da 442 a 469).

Con 9.094 nuovi positivi, la Lombardia è la regione che fa registrare il maggior incremento in termini assoluti nelle 24 ore. Crescite importanti anche in Lazio e Campania, rispettivamente con 7.782 e 7.277. Appena meglio fa il Veneto (6.989) mentre la Puglia e l’Emilia Romagna superano entrambe i 5mila casi (5.773 e 5.343). La Sicilia comunica 4.566 diagnosi, la Toscana 4.458 e il Piemonte 3.368. La Calabria ha accertato 2.342 nuovi casi e altre sei Regioni ne riportano oltre mille.

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