Giorgia Meloni ama ripetere che è una donna cristiana, ma evidentemente non ascolta le parole del Santo Padre, perché Fratelli d’Italia ha presentato al Senato l’ordine del giorno che impegna il governo ad aumentare le spese militari fino al 2 per cento del Pil. Se è cristiana, dovrebbe almeno sposare la tensione ideale del Papa”. Sono le parole del senatore Gianluca Ferrara, vicepresidente del gruppo M5s al Senato e capogruppo del partito nella Commissione Esteri di Palazzo Madama, nel corso della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus.

Il parlamentare ribadisce la linea del Movimento: “Noi del M5s siamo compatti e coerenti sia al Senato, sia alla Camera dei deputati e sosteniamo pienamente la linea del nostro presidente Giuseppe Conte, che si è espresso in maniera netta e chiara. Noi crediamo che, al momento, ci siano altre priorità per i cittadini, dal caro bollette, che sta mettendo in seria difficoltà famiglie e imprese, a una sanità pubblica efficiente. Davvero oggi la priorità è aumentare di 13 miliardi l’anno le spese militari, quando già spendiamo 68 milioni di euro al giorno, cifra che salirebbe a 104 milioni? Forse sarebbe auspicabile adottare misure che evitino altri conflitti. Dobbiamo anticipare il rischio di nuove conflittualità, non gettare benzina sul fuoco”.

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M5s verso il voto sulla leadership di Conte: la ricerca di una nuova investitura della base e perché il No alle spese militari può aiutarlo

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