Putin? Non credo, come qualcuno sta dicendo, a un gesto di una follia estemporanea ma c’è un disegno strategico, c’è un’Ucraina al centro degli interessi della Russia. Ovviamente questa è un’aggressione esecrabile e assolutamente ingiustificata, in contrasto con qualsiasi principio di diritto internazionale”. Così, a “Dimartedì” (La7), il leader del M5s, Giuseppe Conte, si pronuncia sul presidente russo Vladimir Putin, riguardo al quale aggiunge: “L’ho incontrato in vari summit e abbiamo avuto lunghe conversazioni telefoniche. Ricordo, in particolare, una lunga telefonata con Putin il giorno di Santo Stefano del 2019: un’ora e mezza dedicata quasi interamente al problema degli accordi di Minsk. Putin molto puntualmente – continua – contestava la mancata attuazione e io cercavo di controbattere sulle violazioni russe. Quello che ho conosciuto io è una personalità molto pragmatica e ovviamente impregnata di un forte sistema ideologico. Ma dico la verità: non ho mai percepito il rischio di un’invasione dell’Ucraina“.

L’ex presidente del Consiglio sottolinea: “Mi auguro che, al di là dell’esito del conflitto che spero possa terminare subito attraverso una soluzione politica, una ripresa dei negoziati e il ritiro delle truppe russe, questa guerra non ci porti a riscrivere l’atlante geopolitico, perché il rischio è enorme. Credo che la Cina, adesso un po’ appartata, reciti un ruolo importante in prospettiva. Dobbiamo evitare – aggiunge – che all’esito del conflitto ci si trovi un Occidente da un lato e tutto il resto dall’altro. Invio armi in Ucraina? Sono assolutamente convinto, con l’intero M5s, che ci fossero tutte le ragioni per offrire sostegno economico, umanitario e anche militare. Stiamo parlando del principio di autodeterminazione dei popoli”.

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