In una sola settimana sono stati 11 milioni i casi di nuovi positivi nel mondo. Dopo una diminuzione consistente dalla fine di gennaio 2022, il numero di contagiati settimanali di Covid-19, nelle sei regioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità, è aumentato dell’8% durante la settimana dal 7 al 13 marzo 2022. Il numero di nuovi decessi ha continuato a diminuire, con il -17% rispetto alla settimana precedente. Sono stati segnalati poco più di 43.000 nuovi decessi, che portano a oltre 455 milioni i casi confermati e a oltre 6 milioni di decessi a livello globale.

A livello regionale, la Regione del Pacifico occidentale, la Regione africana e quella europea hanno registrato aumenti dei nuovi casi settimanali rispettivamente del 29%, 12% e 2% rispetto alla settimana precedente; mentre in calo si registrano la Regione del Mediterraneo Orientale (-24%), la Regione del Sud-Est Asiatico (-21%) e la Regione delle Americhe (-20%). Queste tendenze “dovrebbero essere interpretate con cautela poiché diversi paesi stanno progressivamente modificando le proprie strategie di test, con conseguente riduzione del numero complessivo di test eseguiti e di conseguenza del numero di casi rilevati“. Il maggior numero di nuovi casi è stato segnalato dalla Repubblica di Corea (2.100.171 nuovi casi; +44%), Vietnam (1.670.627 nuovi casi; +65%), Germania (1.350.362 nuovi casi; +22%), Paesi Bassi (475.290 nuovi casi; +42%) e Francia (419.632 nuovi casi; +20%). Il numero più alto di nuovi decessi è stato registrato dagli Stati Uniti (9.078 nuovi decessi; -13%), Federazione Russa (4.530 nuovi casi; -15%), Brasile (3.301 nuovi casi; -15%), Indonesia (1.994 nuovi casi; -5%) e Cina (1955 nuovi decessi; +63%).

Cosa sta guidando l’aumento di casi? “Una combinazione di fattori. Innanzitutto, abbiamo Omicron che si sta trasmettendo ancora a un livello molto intenso, abbiamo i suoi sottolignaggi BA.1 e BA.2. Quest’ultimo”, la sottovariante nota come Omicron 2 “è molto più trasmissibile della 1. È il più trasmissibile dei Sars-CoV-2 visti finora”. E poi ci sono gli allentamenti delle restrizioni ma anche “la disinformazione” dice l’epidemiologa Maria Van Kerkhove, esperta dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che oggi durante il periodico briefing a Ginevra ha spiegato quali sono le micce che stanno accendendo il contagio.

Gli allentamenti sulle mascherine e il distanziamento“, l’alleggerimento delle “restrizioni” e la maggiore possibilità di “movimento delle persone – elenca l’esperta – Questo fornisce un’opportunità al virus di diffondersi. Abbiamo anche una copertura vaccinale incompleta in molte parti del mondo. E, in particolare, abbiamo la disinformazione. La disinformazione sul fatto che Omicron che è lieve, che la pandemia è finita, che questa è l’ultima variante con cui ci dobbiamo confrontare. Comprendiamo pienamente che il mondo ha bisogno di andare avanti, oltre Covid-19, ma questo virus continua a diffondersi in maniera molto efficiente e, se non mettiamo in atto i giusti interventi, coglierà l’opportunità di continuare a farlo e più si diffonde più ha opportunità di mutare”. Perciò, conclude, “siamo preoccupati di vedere un aumento dei casi”, nonostante ci sia stato un calo dell’attività di testing nel mondo. “Ancora una volta è tutto nelle nostre mani, è in nostro potere fare quello che possiamo per ridurre questa diffusione e rimanere vigili“.

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