Elisa Santacroce, 23 anni, iscritta al corso triennale di Servizio Sociale all’Università di Genova, è partita ieri da Caselle Torinese per andare discutere la tesi triennale sul “Fenomeno della povertà”. La pandemia ha costretto l’università a dotarsi degli strumenti per le lezioni e le discussioni delle tesi a distanza: per questa volta, forse, si può dire “per fortuna”.

Nonostante fosse partita con grande anticipo da casa, infatti, la studentessa è rimasta bloccata sulla A26 a causa di un maxi tamponamento che ha provocato la morte di due persone di 37 e 72 anni. Il blocco dell’autostrada, si legge sulle pagine della Stampa e del Secolo XIX, ha costretto Santacroce a di laurearsi in modalità online, in auto con il fidanzato Alessio, all’altezza di Alessandria.

Alla Stampa la studentessa ha spiegato di aver tenuto in considerazione la possibilità di trovare traffico in autostrada, e di essere partita per questo motivo con quattro ore e mezzo di anticipo: “Ad un certo punto però si accosta una gazzella dei carabinieri. Ci spiega che la situazione è grave, che c’è stato un maxi tamponamento che ha coinvolto 4 camion e una quarantina di auto”. Spaventata dalla possibilità di non arrivare in tempo per discutere la tesi, Santacroce ha chiamato il suo relatore, Luca Sabatini, che le ha proposto di laurearsi su Teams, la piattaforma di Microsoft tra le più utilizzate in ambito scolastico, su cui Elisa è stata proclamata dottoressa.

Il relatore Sabatini, docente di sociologia all’Università di Genova ha commentato all’Ansa la vicenda: “Eravamo bloccati su alcuni rituali e siamo riusciti a diventare flessibili, siamo diventati problem solver. Come dire, avete presente la gabbia d’acciaio di Max Weber? Abbiamo rotto quell’acciaio”. “Se è vero che la discussione di una tesi dev’essere fatta in presenza è anche vero che ieri la studentessa era “in isolamento”. Ho usato questo escamotage, la Commissione ha compreso e condiviso”.

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