Dal 1° febbraio chi non ha un Green pass rafforzato né il risultato negativo di un tampone potrà entrare nei supermercati e comprare qualsiasi articolo in vendita, impossibile invece ritirare la pensione negli uffici postali, visto che gli over 50 sono tra le categorie che hanno l’obbligo vaccinale. Sono alcune delle regole previste del Dpcm con cui il presidente del Consiglio Mario Draghi ha indicato l’elenco di attività commerciali in cui si potrà continuare ad accedere senza essere vaccinati o tamponati. Nella lista compaiono supermercati e negozi di alimentari, farmacie, parafarmacie, sanitarie, ottici, l’acquisto di carburanti, prodotti per animali e per il riscaldamento. Senza pass sarà possibile anche entrare negli uffici giudiziari o di pubblica sicurezza per presentare denunce, secondo quelle che vengono definite esigenze di “giustizia” e “sicurezza”. Per qualsiasi altra esigenza, compreso l’acquisto di sigarette, libri e giornali servirà almeno il Green Pass base.

Nelle Faq del governo al Dpcm è stato chiarito chi entra senza Green pass nei supermercati può acquistare tutti i prodotti lì venduti, non solo beni di prima necessità: “Coloro che accedono agli esercizi commerciali esenti dal Green pass previsti dall’allegato del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 21 gennaio 2022 possono acquistare ogni tipo di merce in essi venduta? Sì, l’accesso ai predetti esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie individuate dal Dpcm”, ha chiarito l’esecutivo.

È saltata invece la norma che prevedeva l’esenzione per chi deve accedere in un ufficio postale per il ritiro della pensione. Non sarà quindi possibile alle Poste se non si ha almeno un Green pass base, frutto di un test negativo molecolare effettuato al massimo 72 ore prima o antigenico entro le 48 ore precedenti. È saltata dunque la norma inserita nella bozza con la quale erano considerate “esigenze essenziali e primarie” quelle “indifferibili e urgenti connesse alla riscossione, presso gli sportelli di Poste italiane e degli istituti di credito abilitati, di pensioni o emolumenti comunque denominati non soggetti ad obbligo di accredito”.

Il decreto del presidente del Consiglio, è scritto nel testo, “acquista efficacia a far data dal 1° febbraio 2022”. Nel dettaglio, per quanto riguarda le attività, viene indicato il “commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande”. Quindi: ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari. Esenti anche il “commercio al dettaglio di prodotti surgelati”, il “commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati”. E ancora, “commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati”, il “commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari”, il “commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati”, quindi farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica, nonché il “commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati”, gli ottici e il “commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento”.

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