BERLUSCONI AL QUIRINALE? NO GRAZIE. Firma anche tu la petizione su Change.org

Salvini molla Berlusconi, Berlusconi non vuole fermarsi, Il cavaliere resta in partita, Sgarbi getta la spugna: anche oggi a leggere i titoli dei principali mezzi di informazione italiani sembra di dover scegliere quale B-movie guardare; invece, si tratta di eleggere la persona che possa rappresentare tutti gli italiani e le italiane. E ci stanno propinando l’idea che possa farlo chi ha una condanna definitiva alle spalle, colui non potrebbe nemmeno partecipare a un concorso pubblico per fare il bidello.

Non siamo su Netflix o Prime Video, che se non ti piace la serie la smetti di guardare e la togli dalla tua lista. Strabuzzare gli occhi davanti alla candidatura di Berlusconi non serve a molto, scrivere sui social tutta la nostra indignazione ancora meno. E allora? L’unica salvezza, per dirla alla Gaber, è la strada.

Perché non possiamo rimanere con le mani in mano, leggendo editoriali nei giornali stranieri che si domandano come sia possibile quello che sta accadendo in Italia, oppure rispondendo alle domande stupite degli stessi corrispondenti esteri. Questa volta il film lo produciamo noi, come già accaduto in passato. Un film democratico e con una sceneggiatura condivisa, non scritto da un solo soggetto, ma plurale, frutto della nostra bella intelligenza collettiva.

Vogliamo raccontare la nostra versione dei fatti, i motivi per i quali riteniamo irricevibile e democraticamente insostenibile la candidatura di Berlusconi al Quirinale. Lo faremo in più pubbliche piazze perché è lì che ci siamo conosciuti e fatti conoscere, e non ne possiamo più di rimpallarci il malcontento sui social, dove molti di noi si sono incontrati per la prima volta, perché l’insofferenza verso un’epoca politica che pensavamo chiusa va gridata forte e chiara. Perché “Abbiamo già dato”, ecco il titolo del nostro film.

A Roma ci vedremo domenica 23 gennaio, dalle 14 in poi, in una iniziativa che abbiamo lanciato come Popolo Viola insieme alle Sardine e a tantissime altre associazioni. Non aspetteremo le giravolte di colui che ha mentito più volte con la sua lingua biforcuta, perché anche la sola ipotesi della sua candidatura, del suo nome letto dal Presidente Fico durante lo scrutinio, ci fa rabbrividire.

La nostra sarà una mobilitazione aperta e distribuita sul territorio, non promossa da una sola parte, ma disponibile e fluida: chi può si organizzi, anche solo con un cartello nella piccola piazza del suo paese. Greta Thunberg ce lo ha insegnato: non servono i numeri per far circolare le idee giuste. Lei per la difesa del pianeta, noi per la difesa delle nostre istituzioni.

“Abbiamo già dato”, e l’elezione del Presidente della Repubblica non può essere derubricata come questione di parte, quasi che noi ci opponessimo alla candidatura di Berlusconi solo perché proposta dal centrodestra. I problemi sono altri, inerenti alle caratteristiche negative della persona, che tutti conosciamo. Ed è un problema tutto italiano che anche nel centrodestra non si consideri inopportuno, irricevibile, non adeguato proporre Berlusconi come candidato al Quirinale.

Ecco perché lanciamo il nostro appello a tutte le forze democratiche, alle associazioni, ai partiti a tutte le personalità e le cittadine e i cittadini a organizzare e partecipare con noi a queste mobilitazioni ovunque sia possibile, contro il peggiore incubo che possa capitare alla democrazia italiana. Ci vediamo per strada.

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