Dovevano essere soldi destinati a servizi socioeducativi, invece ad Agrigento i denari stanziati dal governo per il sostegno alle famiglie sono serviti a comprare 4 Suv e 9 personal computer. Questi fondi, in un momento di crisi dovuta alla pandemia, erano stati stanziati la scorsa estate per essere utilizzati immediatamente anche attraverso attività nei centri estivi o in collaborazione con enti o associazioni. I soldi però sono stati messi a disposizione dal Comune tramite avviso pubblico solo a estate finita, a un mese dalla scadenza del finanziamento che, se non speso, sarebbe ritornato indietro. Nel mese di dicembre a farne richiesta, complice anche la scarsa pubblicità all’avviso durato 15 giorni, sono state soltanto dieci famiglie, che su 135mila euro, sono riuscite a ricevere 4.500 euro.

Con l’avviso andato quasi deserto, a 5 mesi dal finanziamento, il Comune, si è così ritrovato, negli ultimi giorni del 2021 a inventarsi qualcosa per evitare di perdere il denaro già stanziato. Dieci giorni prima della scadenza sono stati così comprati 4 Suv per garantire il trasporto di minori e disabili e 9 computer per le associazioni che si occupano di volontariato. Le polemiche però non sono mancate, nonostante dal Comune sostengano di aver agito secondo quello che era predisposto nel bando del finanziamento.

Ad alzare la voce è l’ex sindaco di Agrigento Lillo Firetto, oggi consigliere d’opposizione: “Agrigento merita lealtà e trasparenza – ha scritto – Gli acquisti di fine anno del Comune di Agrigento, 4 SUV e 9 pc portatili, sono avvenuti con fondi del Dipartimento per le Politiche della Famiglia presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sono fondi che avevano, quindi, come obiettivo, l’attuazione di servizi socio-educativi di aiuto alle famiglie con situazioni di disagio. Invece l’amministrazione comunale attua una scelta incomprensibile, che non guarda di certo all’interesse collettivo ed è priva di rispetto per quelle stesse situazioni di disagio di cui ritiene di doversi far carico”.

L’ex primo cittadino ha parlato in seguito di una “operazione artatamente costruita” che deve essere spiegata dal sindaco Franco Micciché e dall’amministrazione comunale. Sul caso però anche il Codacons ha presentato un esposto per verificare la trasparenza di ciò che è avvenuto, in una cittadina che ha subito, come gran parte delle città del Sud, ancor di più gli effetti della crisi dovuta al Covid. L’assessore con delega alla Solidarietà Marco Vullo ha annunciato prossimamente una conferenza stampa per spiegare quanto avvenuto, sostenendo di essere nel giusto, in quanto ha chiaro – scrive – “il concetto di moralità ed etica”.

Secondo l’amministrazione comunale, a pochi giorni dal termine utile per spendere il finanziamento, la cosa più razionale è stata l’acquisto di Suv da mettere al servizio di bambini e disabili. Ma su questa scelta non si placano le polemiche: “Sono fondi che il Comune ha ricevuto dallo Stato nel giugno 2021 – scrivono i consiglieri di opposizione – e vi è stato tutto il tempo per organizzare i servizi a favore dei minori senza ridursi agli ultimi giorni. I Suv acquistati sono di lusso, pluri-accessoriati, con abitacoli poco adatti al trasporto dei disabili e con un costo spropositato rispetto alla destinazione d’uso. Sarebbero serviti minivan, con elevatore per carrozzine e pedane per il facile accesso, che costano molto meno”.

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