Airbus e Boeing, ossia i due più grandi costruttori di aerei al mondo, hanno ribadito di avere alcuni preoccupazioni per le potenziali interferenze delle reti di comunicazione 5G con apparecchiature che contribuiscono a garantire la sicurezza dei voli. Lo riporta il quotidiano britannico The Guardian. I timori sono espressi in una lettera inviata dagli amministratori delegati Jeff Knittel (Airbus America) e David Calhoun al segretario dei Trasporti statunitense Pete Buttigieg. Al centro delle dubbi dei gruppi aeronautici sarebbero in particolare i radio altimetri che misurano l’altezza di un aereo dal suolo. “Stiamo collaborando con le autorità aeronautiche, i leader di governo, le compagnie aeree e i gruppi industriali per garantire la continua sicurezza operativa degli aeromobili in tutto il sistema aereo mondiale”, ha poi aggiunto Boeing in una nota. Gruppi delle tlc come Verizon e AT&T avrebbero dovuto iniziare a utilizzare le bande di frequenza a 3,7-3,8 GHz il 5 dicembre, dopo aver ottenuto licenze per miliardi di dollari lo scorso febbraio.

Il lancio è stato però posticipato dopo che l’autorità statunitense per la sicurezza dei voli (Faa) ha espresso a sua volta preoccupazione per la possibile interferenza dei segnali 5G con gli altimetri. Lo stop ha dato il via ad un braccio di ferro tra colossi della telefonia e giganti dei cieli di cui la lettera odierna è solo l’ultimo episodio. La Federal aviation administration ha emesso direttive per limitare l’utilizzo di radioaltimetri in determinate situazioni, suscitando timori delle compagnie aeree statunitensi sui potenziali costi. Nel frattempo l’agenzia per i voli francese ha affermato che l’interferenza su una frequenza che interferisce con i radioaltimetri potrebbe causare errori “critici” durante l’atterraggio. Le autorità francesi hanno quindi emesso una direttiva che impone alle compagnia di raccomandare lo spegnimento degli apparecchi 5g.

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