Non solo Germania, Austria, Belgio. Anche in Francia l’epidemia di Covid segna un numero di contagi molto alto tanto da spingere il ministro della Sanità a parlare di “quinta ondata”. La situazione epidemiologica ha spinto Parigi a lanciare l’operazione “salviamo le feste”. Rafforzamento del distanziamento sociale, del Green pass e accelerazione della campagna di richiami vaccinali: i tre pilastri della campagna del governo francese che saranno annunciati giovedì in una conferenza stampa dal ministro della Salute, Olivier Véran, con l’obiettivo di “salvare le feste” minacciate da quella che i francesi ritengono la quinta ondata di contagi, definita dalle autorità sanitarie “folgorante”.

Ieri la Francia ha registrato 30mila casi. “È un aumento molto importante dei contagi – ha commentato il ministro della Sanità Olivier Véran – la dimostrazione che ci troviamo, eccome, in una quinta ondata epidemica“. La media settimanale – considerando che Santé Publique ieri ha quantificato soltanto 5.260 casi – ha superato quota 20.000 contagi al giorno. Il tasso di incidenza a livello nazionale ha toccato 191 casi per 100.000 abitanti, mentre negli ospedali i ricoverati per Covid sono ormai 8.525, contro gli 8.338 di ieri e i 7.535 di una settimana fa. Anche i reparti di terapia intensiva risentono dell’aumento, con 1.455 casi gravi contro i 1.406 di ieri e i 1.277 della settimana scorsa. Un totale di 84 nuovi decessi legati al Covid-19 nelle ultime 24 ore ha portato il numero totale dei morti in Francia dall’inizio dell’epidemia a 118.600.

Ma non solo. Il numero di classi nelle scuole che sono state chiuse è risalito ulteriormente nell’ultima settimana ed ha toccato il record dall’inizio dell’anno scolastico a settembre. Secondo quanto riferito dal ministro dell’Istruzione, Jean-Michel Blanquer, il numero di classi chiuse è passato a 6.000 contro le circa 4.000 conteggiate venerdì scorso. Si tratta, “in particolare, di classi di scuola elementare in cui usiamo i test salivari”, ha precisato il ministro, aggiungendo: “Nel momento in cui vi parlo sono 6.000 le classi chiuse e ricordo che lo scorso anno, al picco dell’epidemia, quando riuscivamo comunque a mantenere le scuole aperte, eravamo a 12.000 classi chiuse”. Per la Francia, si tratta di un nuovo record negativo. Venerdì scorso, le classi chiuse erano state 4.048, lo 0,8% del totale del Paese. Il precedente record era del 16 settembre, quando furono 3.300 le classi lasciate a casa.

Nel giro di una settimana, il tasso di incidenza dei contagi dal coronavirus Sars Cov 2 tra i bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni si è moltiplicato per 2,5 ed è attualmente a 340 casi per 100mila abitanti, contro una media nazionale per gli adulti ferma a 191. I medici insistono sulla necessità di vaccinare i più piccoli: “Dobbiamo porci il problema: è anche un modo per evitare che i piccoli trasmettano il virus a persone più fragili, come ad esempio i nonni o a persone a loro vicine, affette da malattie gravi”, afferma Jean-Michel Molina, capo del reparto malattie infettive dell’Ospedale Saint-Louis, che fa parte del consorzio pubblico degli ospedali universitari dell’area di Parigi, citato da Bfmtv.

Intanto dopo il primo ministro Jean Castex, è stata ieri sera la ministra dell’Integrazione, Brigitte Klinkert, ad annunciare la sua positività al Covid-19. “Non avendo al momento nessun sintomo – ha fatto sapere via Twitter la ministra, 65 anni – ho adattato la mia agenda così da proseguire le mie attività in isolamento”. Castex aveva fatto un tampone positivo lunedì sera e lamenta “sintomi lievi”. La Klienkert, entrata al governo nel luglio 2020, resterà come lui in isolamento per 10 giorni. Questo secondo caso nel governo francese giunge mentre oggi il Consiglio di Difesa deve prendere delle decisioni sulla questione del calendario dei richiami, da adattare all’accelerazione spettacolare dell’epidemia nel paese.

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