È durato solo qualche ora l’effetto dell’annuncio da parte degli Stati Uniti dell’utilizzo delle riserve strategiche per cercare di ridurre i prezzi di petrolio e gas. Dopo un calo delle quotazioni registrato in mattinati il costo del greggio ha ripreso a crescere e viene scambiato a Londra (Brent) sopra gli 82 dollari al barile in rialzo del 2,9% rispetto a ieri e a 78,4 dollari a New York (Wti) con un incremento del 2,2%. Gli Usa immetteranno gradualmente sul mercato 50 milioni di barili nell’ambito di uno sforzo coordinato che coinvolge anche India. Gran Bretagna, Giappone, Corea del Sud e forse Cina. Nuova Dehli ha annunciato un impegno per 5 milioni di barili. La decisione di ricorrere alle riserve strategiche (molto meno strategiche di un tempo visto che gli Stati Uniti sono oggi il primo produttore di greggio al mondo grazie allo sviluppo dell’estrazione dalle sabbie bituminose, ndr) giunge dopo che i paesi produttori riuniti nell’ Opec e la Russia hanno affermato che non intendono aumentare significativamente i loro livelli di produzione.

“Oggi annuncio un’azione per ridurre i costi del gas e del petrolio per le famiglie americane. Il Dipartimento dell’Energia renderà disponibile il rilascio di 50 milioni di barili di petrolio dalle riserve strategiche per ridurre i costi per gli americani”. Ha scritto su Twitter Joe Biden, sottolineando di aver lavorato con altri paesi per far fronte alla carenza di forniture petrolifere. “Il risultato dei nostri sforzi diplomatici è che l’azione” di rilasciare le riserve strategiche “sarà presa in parallelo con altri paesi, fra i quali Cina, India, Giappone, Corea del Sud e Gran Bretagna”, aggiunge Biden.

In Europa hanno ripreso a salire anche i prezzi del gas in Europa, con i futures (contratti per acquisti futuri) in rialzo dell’8,7% a 91,3 euro per megawatt-ora. Ieri si è saputo che gli Stati Uniti hanno imposto delle sanzioni sulla nave Marlin, che farebbe capo a una società cipriota di matrice russa, impegnata nella costruzione e manutenzione del gasdotto North Stream 2 che collega Russia e Germania ed è già pronto per entrare in funzione. La mossa è un segnale teso ad aumentare la pressione diplomatica sul contestato gasdotto la cui costruzione è peraltro ormai terminata. Il prezzo spot dell’elettricità in Italia che verrà applicato domani ha raggiunto i 289 euro/megawattora poco distante dal record storico assoluto di 300 euro/megawattora toccato nel mese di ottobre. Una spinta alle quotazioni è arrivata anche dalle previsioni meteo che indicano l’imminente arrivo di un’ondata di freddo su un’ampia parte della Germania.

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