Stereotipi di genere, vittimizzazione secondaria, femminicidio. Sono questi i nodi della giornata internazionale del 25 novembre 2021 per l’eliminazione della violenza contro le donne. Saranno anticipati dal convegno L’insostenibile peso delle parole, arrivato alla sua seconda edizione nella sede di Regione Lombardia. A partecipare saranno voci autorevoli del mondo giudiziario, medico, educativo e sociologico. Impegnate in prima linea.

I lavori saranno aperti da Monica Forte, Presidente della Commissione speciale Antimafia e Anticorruzione del Consiglio regionale lombardo, che riprenderà il filo di quanto già detto prima della pandemia. Già nel 2019 Forte aveva organizzato la prima edizione di questa iniziativa: “Dopo due anni dal precedente incontro a che punto siamo con il linguaggio quando si parla di violenza contro le donne? L’obiettivo oggi è mettere a fuoco la questione e capire se sono stati fatti passi avanti oppure no”.

L’edizione 2021 sarà introdotta e moderata da Simone Ceriotti, vicedirettore del FattoQuotidiano.it, e vedrà intervenire Maria Letizia Mannella, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Milano alla guida del V dipartimento (tutela della famiglia, dei minori e dei soggetti deboli). Affronterà, fra gli altri, anche il tema del linguaggio improprio nelle sentenze e alcuni aspetti della Riforma Cartabia. Si affronterà anche l’introduzione dell’arresto obbligatorio per la violazione dell’art. 387-bis c.p. e verranno analizzati gli stereotipi più diffusi nei processi per violenza contro le donne. Su tutti, la mancanza di fiducia: le donne spesso non vengono credute.

A intervenire anche Alessandra Kustermann, direttrice dell’Unità operativa complessa al Pronto soccorso del Policlinico di Milano e fondatrice del “Centro medico specialistico di assistenza per i problemi della violenza alle donne e ai minori” noto come Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (SVSeD). Sarà lei ad entrare nel merito dell’attività non solo medica ma anche di assistenza psicologica. Il suo intervento si concentrerà sulla riflessione che cultura e linguaggio non cambiano con la stessa rapidità delle leggi di contrasto alla violenza. Dunque, uno dei nuovi problemi è quello delle donne di fronte all’esperienza della denuncia e del processo.

Pina Lalli sociologa e docente nel Dipartimento Scienze politiche e sociali “Alma Mater Studiorum” dell’Università di Bologna interverrà invece sulla parola “femminicidio” e su come questi spazi mediatici contemporanei affrontano questo tipo di omicidio volontario. Un focus con riferimento specifico alla cronaca giornalistica e ai cambiamenti in parte intervenuti, analizzando le modalità di definizione e rilevazione del fenomeno.

L’iniziativa, ideata e curata con il contributo della giornalista del Fatto Elisabetta Reguitti, si svolgerà martedì 23 novembre 2021 dalle 9.30 alle 12.30 nella sala Ghilardotti, al quinto piano del Grattacielo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia in via Fabio Filzi n. 22 a Milano. Il convegno sarà trasmesso in streaming a questo link. E a partire dalle 9.30 sarà disponibile anche sulla homepage de Ilfattoquotidiano.it

La fondazione del Fatto quotidiano, insieme alla onlus Trama di Terre finanzia borse di autonomia per sostenere donne sopravvissute alla violenza. Visita il sito è scopri come aiutarci: clicca qui

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