Leggere un quotidiano è un diritto per chi non chiude gli occhi. Scrivere un giornale che tutti possano capire è un dovere di chi fa il nostro mestiere.
“Il Fatto dei bambini” nasce dalla volontà di donare ai ragazzi la possibilità di conoscere i fatti in maniera semplice e dal desiderio di offrire ai docenti e ai genitori uno strumento per parlare ai bambini di ciò che riguarda anche loro.

C’è un quadro che sicuramente avrete visto qualche volta: è la Scuola di Atene dipinto da Raffaello. In quella tela, che oggi si trova ai Musei Vaticani, il pittore ha raffigurato i filosofi: Averroè, Platone, Eraclito e tanti altri. Ma chi sono i filosofi? Cosa hanno fatto? Cos’è la filosofia? E ci sono ancora oggi i filosofi o appartengono solo al passato? Domani, 18 novembre, è la Giornata mondiale della filosofia, la data giusta per scoprire qualcosa in più su questa disciplina.

Cos’è la filosofia?

Filosofia è una parola greca composta da filo che significa “amare”, e sophía che vuol dire sapienza, ossia “amore per la sapienza”. La filosofia si pone domande e riflette sul mondo e sull’essere umano, indaga sul senso dell’essere e dell’esistenza umana. La filosofia si chiede: perché esistiamo? Cos’è la morte? Qual è la cosa più piccola esistente? Tutto si distrugge?

Perché si celebra la giornata della filosofia?

È un evento mondiale creato dall’Unesco celebrato ogni anno il terzo giovedì del mese di novembre. Fu celebrato per la prima volta il 21 novembre 2002. Quest’anno l’Unesco desidera ricordare la necessità più che mai essenziale di ricorrere alla riflessione filosofica per far fronte a queste molteplici crisi della pandemia. Quando il mondo è immerso nell’incertezza e nel disordine, ci rivolgiamo alla filosofia.

Chi sono i filosofi?

Sono dei pensatori: uomini e donne di ogni epoca che si interrogano. Tra i più famosi ricordiamo Pitagora, famoso per il teorema che porta il suo nome, Buddha, Confucio, il greco Socrate, Platone e Aristotele che è stato allievo del primo, sant’Agostino, l’inglese Tommaso Moro, Giordano Bruno condannato al rogo dalla Chiesa per le sue idee, Galileo Galilei, Cartesio e poi i più “moderni” Nietzsche, Kierkegaard, Hegel. Nel 1900 ci sono stati Lèvinas, Hannah Arendt, Simone Weil. Tra gli italiani vissuti fino a poco tempo fa Emanuele Severino e Umberto Eco.

Oggi ci sono ancora i filosofi?

Certo che sì. Tra i più famosi in Italia ci sono Gianni Vattimo, Umberto Galimberti e Massimo Cacciari. La filosofia è ancora una materia che si studia alle scuole superiori.

Qualche libro da leggere

Perché? Cento storie di filosofi per ragazzi curiosi di Umberto Galimberti (Fektrinelli). Storie per lettori curiosi, svegli, ribelli, che non si accontentano delle risposte preconfezionate, ma vogliono ragionare con la propria testa. Perché, come scrive Galimberti nella sua ampia introduzione, giocare con le idee permette di allargare i propri orizzonti, diventare più tolleranti, più capaci di comprendere, e quindi vivere meglio.

Giochi filosofici di Luca Mori (Erickson). Partendo da interrogativi come questi, Giochi filosofici accompagna i bambini dagli 8 ai 10 anni a riflettere su diverse tematiche relative a fenomeni naturali, all’essere umano, al linguaggio e al ragionamento. Dopo una sezione introduttiva sull’importanza di abituare i bambini al pensiero e al ragionamento filosofico già a partire dalla scuola primaria, il percorso propone 15 problemi ispirati alla storia della filosofia, raggruppati in quattro sezioni principali: filosofia della natura, filosofia dell’essere umano, filosofia del linguaggio, cambiare prospettiva. I bambini avranno la possibilità di cimentarsi in piccole-grandi sfide che li porteranno a esercitare il pensiero ipotetico-deduttivo e a potenziare le competenze chiave trasversali alle diverse materie scolastiche. Completa il percorso la sezione-gioco Costruire utopie ― L’Isola di Utopia: i bambini potranno progettare e creare su un tabellone illustrato la loro isola ideale, collaborando e confrontandosi con i compagni, facendo inferenze, previsioni e agendo in modo responsabile.

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