In totale la “banda dell’oro” ha preso 28 anni di carcere. Il tribunale di Isleworth ha deciso così per il trio di ladri internazionali (di nazionalità italiana) formato da Jugoslav Jovanovic (24 anni, condannato a 11 anni), Alessandro Maltese e Alessandro Donati (44 e 45 anni, entrambi 8 anni e 9 mesi). I tre hanno messo a segno vari colpi milionari tra cui quello all’ex calciatore del Chelsea Frank Lampard, allo scomparso proprietario del Leicester City, Vichai Srivaddhanaprabha e soprattutto a Tamara Ecclestone, figlia dello storico patron della Formula 1 Bernie e della modella musa di Armani Slavica Radić. I furti hanno reso più di 30 milioni di euro secondo l’Adnkronos e gran parte del bottino ancora non si è trovata. Adesso l’uomo nel mirino è Daniel Vukovic, considerato l’ideatore dei colpi della banda che che per la Bbc possiede almeno 19 identità e vive a Belgrado, in Serbia.

Tutti i furti sono stati realizzati tra il 10 e il 13 dicembre 2019 in Inghilterra, nella zona di Londra, e i tre sono stati arrestati in Italia e poi estradati nel Regno Unito. Donati, difeso dall’avvocato Angelo Pariani, aveva ammesso le sue responsabilità per due colpi. Davanti alla corte – con l’aiuto di un interprete “perché non parla inglese” – aveva ammesso di essere lui il colpevole dei furti del 10 e del 13 dicembre 2019. Alessandro Maltese, difeso dallo studio internazionale di Alexandro Maria Tirelli, ha sostenuto di esser stato chiamato proprio da Donati a raggiungerlo per “trattare uno o più Rolex” con Jovanovic che, però, una volta lì, gli avrebbe offerto di prendere parte a un furto. L’incarico era quello di fare da palo e la “ricompensa per Maltese è stata di 30mila euro.

Il primo colpo è stato alla casa del magnate di Bangkok: Donati avrebbe semplicemente forzato una finestra per entrare nella casa dell’allora proprietario del Leicester, ma non ha raccontato come ha aperto le casseforti da cui ha preso 45mila sterline e sette orologi Patek-Philippe. Tre giorni dopo il gruppo è entrato nella villa di Tamara Ecclestone e del marito Jay Rutland. Qui la banda è riuscita ad aprire una sola cassaforte delle quattro presenti e a portar via gioielli, orologi e denaro contante per diversi milioni di sterline. Maltese ha raccontato di esser rimasto tutto il tempo all’esterno della villa e di aver visto poi la banda uscire con una grande e gonfia borsa Louis Vuitton. L’uomo ha anche detto di non aver partecipato a spartizioni ma, considerando la trama da da film, l’affermazione è tutta da provare. L’avvocato di Donati, Angelo Pariani, ha detto all’Adnkronos: “Non presenteremo ricorso perché si tratta di una pena corretta. Il mio assistito sconterà la condanna in Italia come prevede il provvedimento della corte d’appello di Milano”. Resta da chiarire che fine abbia fatto il bottino.

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