In 24 ore 5.449 contagi: ma così tanti dall’inizio della pandemia. Il numero giornaliero è un record per la Grecia, come riporta la stampa ellenica. Registrati anche 52 nuovi decessi, per un totale di 15.990, anche questo un numero altissimo su un Paese di soli 11 milioni di abitanti. Il portavoce del governo, Giannis Oikonomou, ha sottolineato che la priorità è aumentare il numero dei vaccinati, che oggi si attesta solo al 60,5% della popolazione. “Finché ci sono persone non vaccinate, il virus trova un terreno fertile per diffondersi”, ha detto.

Nei giorni scorsi, il ministero della Salute greco ha annunciato di aver stretto accordi con cinque cliniche private a Salonicco, Larissa e Volos per 296 posti letto che accoglieranno pazienti colpiti dal Covid ma anche da altre patologie, dopo che gli ospedali in queste zone, dove i contagi sono particolarmente alti, hanno raggiunto i loro limiti di accoglienza. Nella regione settentrionale di Macedonia-Tracia, i posti in terapia intensiva sono pieni al 100%; i pazienti colpiti da Covid sono 910. Anche in Tessaglia le terapie intensive non sono in più in grado di accogliere altri pazienti. “La soluzione è far calare la richiesta di posti letto espandendo l’obbligo vaccinale – ha affermato a Skai TV il direttore del reparto terapie intensive dell’ospedale Papanikolaou di Salonicco – Non c’è altro modo, servono i vaccini”. Ma il governo ha fatto sapere di voler considerare altri obblighi vaccinali “solo se cambierà il quadro epidemiologico e solo per categorie per le quali è costituzionalmente ammissibile”.

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