Alla fine il giorno dell’incontro è arrivato e oggi il leader delle Sardine, Mattia Santori, candidato Pd per il consiglio comunale di Bologna, ha pranzato nell’appartamento in centro di Romano Prodi. Al termine della visita, una foto postata sui social dove entrambi sorridono. Fin dal debutto delle Sardine, nel novembre del 2019, durante la campagna per le regionali in Emilia-Romagna, è girata la voce che dietro il movimento ci fosse Prodi ma il pranzo – ha spiegato Santori – è nato anche per sfatare questa notizia. Si è trattato del loro primo incontro, assicura il candidato dem. “Oggi – sottolinea – ho imparato che il tempo è sempre galantuomo. E che la politica è sempre meglio di come ce la raccontiamo”. Non si tratta, però, di un endorsement al leader delle Sardine, mettono in chiaro dall’entourage del professore: Prodi segue da sempre con grandissima attenzione la politica della sua città, ma ribadisce la volontà di starne fuori.

“Siamo stati tanto chiacchierati ma non ci eravamo mai chiacchierati”. È iniziata così la telefonata tra Prodi e Santori, rivela il movimento delle Sardine, che si è conclusa con l’invito a pranzo. “Un incontro a tavola, come nella tradizione emiliana, insieme a Flavia Franzoni”, moglie di Prodi e Jasmine Cristallo, portavoce nazionale del movimento 6000 Sardine. Il faccia a faccia si è tenuto “in un clima cordiale, affettuoso e informale – spiegano le Sardine – per conoscersi per la prima volta, parlare di politica e di Bologna e scherzare su una relazione che in molti davano per scontata”.

“L’ospitalità affettuosa che Romano e Flavia ci hanno riservato è un dono prezioso. Sono due persone che conoscono la storia di questa città e che attraverso le loro azioni hanno dimostrato e dimostrano tutt’ora la passione per la nostra comunità. È stato un ottimo incontro, speriamo ne seguano altri”, ha commentato Santori. Il leader delle Sardine ha ricordato, in un lungo post su Facebook, gli articoli della stampa che, nel 2019, sostenevano che dietro la discesa in campo del movimento ci fosse Prodi. “La complicità tra dubbio e falsità, insieme a un collaudato esercito social, crearono una narrazione talmente potente che mi ritrovai perfino a giustificarmi con amici e conoscenti di vecchia data – racconta – Fu la prima di una lunga serie di bufale con cui fui costretto a convivere. Le bugie hanno le gambe corte, certo, ma se raccontate alle orecchie sbagliate possono avere effetti a lungo termine. E a chi importa se dietro quelle ricostruzioni c’è la vita di una persona in carne ed ossa?”

“E chissà – aggiunge pungendo indirettamente Salvini – forse sarà un caso che nel giorno del primo incontro tra me e il professore, l’ideatore e creatore della ‘Bestia’, Luca Morisi, finisca nel registro degli indagati per cessione e detenzione di stupefacenti. Di sicuro non sta a me giudicare se sia colpevole o no. Sicuramente è eticamente colpevole, lui come tanti altri, di aver tentato di rovinare la vita a un sacco di gente. Per fortuna nel mio caso non c’è riuscito e oggi a casa Prodi si ride ‘della grossa’. Non di lui, ci mancherebbe. La nostra è proprio una predisposizione genetica emiliana”. Santori è uno dei favoriti alla corsa per il Consiglio comunale e nei corridoi del Pd c’è chi assicura che sia pronto per lui un assessorato. Il 7 settembre scorso ha annunciato di essersi trasferito all’Eremo di Ronzano, nel Bolognese, dove avrebbe abitato fino al giorno delle elezioni. È ricomparso, però, in città meno di una settimana fa, quando, in un video sui social, ha denunciato il traffico che ha bloccato via Saragozza per la partita del Bologna. Su Instagram, però, ha accompagnato il post con un video girato alla guida del suo scooter mentre percorreva contromano la preferenziale riservata ai bus. Il particolare non è sfuggito agli internauti che l’hanno rimproverato e il video dopo poco è stato rimosso. “Non si fa”, ha commentato successivamente il candidato sindaco per il centrosinistra, Matteo Lepore. Sabato scorso, infine, ha organizzato un “nascondino” per i bambini in centro a Bologna, a cui hanno partecipato in 150 con le rispettive famiglie.

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