Una fabbrica di sole donne, in India. A decidere di investire interamente sull’occupazione femminile è Ola Electric Mobility, il costruttore di scooter elettrici nato da una costola della più grande Ola Cabs, compagnia indiana che offre servizi di mobilità condivisa per le aziende.

FutureFactory, lo stabilimento inaugurato questa settimana nello stato dell’India meridionale del Tamil Nadu, ha già visto entrare una prima parte delle oltre 10 mila lavoratrici che entro il 2022 – e cioè quando il sito sarà completato nella realizzazione – Ola Electric Mobility afferma saranno assunte.

“Un’India autosufficiente ha bisogno di donne autosufficienti” ha scritto sul blog dell’azienda Bhavish Aggarwal, co-fondatore di Ola Cabs: “Si tratta del più grande stabilimento, a livello mondiale, di sole donne, e l’unico nell’industria automobilistica globale” ha sottolineato, annunciando che questa sarà solo la prima di una serie di iniziative volte a creare “una forza-lavoro più inclusiva e a offrire a tutte le donne opportunità economiche”. In India, nel 2020, il mercato del lavoro contava appena un 21% di presenza femminile, dato che nel settore produttivo scendeva addirittura al 12%: “studi dimostrano che incentivare la parità di genere sul lavoro può portare all’India una crescita del Pil del 27%”, prosegue ancora Aggarwal sul blog.

A livello produttivo, una volta a pieno regime, il FutureFactory dovrebbe avere una capacità di 10 milioni di unità all’anno – per la prima fase di attività ne sono previste un milione – arrivando a rappresentare il 15% degli e-scooter prodotti globalmente.

Ola S1, il primo modello di scooter a batterie della startup, è appena sbarcato sul mercato indiano e non comparirà su quelli esteri prima del prossimo anno. Intanto, secondo Bloomberg, il CEO di Ola punterebbe ad accostare a quella delle due ruote anche una linea produttiva dedicata ai veicoli elettrici.

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