La lista della prof eliminata (per il momento) dalla competizione elettorale a causa di un vizio di forma. I no Vax. La capolista di Forza Italia presentata nonostante sia reduce da disavventure con la Corte dei Conti per le “spese pazze” in Regione Friuli Venezia Giulia. L’abbraccio tra Movimento Cinque Stelle e centrosinistra. Le prossime elezioni per scegliere il sindaco di Pordenone non passano inosservate, anche se rischiano di ridursi a una corsa a tre.

Alessandro Ciriani (in gioventù Alleanza Nazionale, poi Fratelli d’Italia, ma nel 2016 si presentò da indipendente) è il candidato del centrodestra che cerca la riconferma. A sostenerlo un terzetto composto da Pordenone Cambia, Lega e Fratelli d’Italia, a cui si aggiungono due new entry: una lista che vede uniti Forza Italia, Unione di centro e Pordenone Civica, e un’altra con Progetto Fvg. Capolista di Forza Italia è Mara Piccin, consigliere regionale, nonché presidente in carica della Quarta Commissione, che si occupa di lavori pubblici. Nel 2020 in sede di appello la Corte dei Conti ha confermato una condanna per danno erariale legata a “spese pazze” risalenti al 2012, per un importo di circa 10mila euro. Si tratta di uno scandalo che aveva travolto numerosi gruppi per una rendicontazione disinvolta delle spese sostenute nell’espletamento del mandato. Ma questo non ha impedito a Piccin di essere rieletta in Regione e di presentarsi ora come capolista a sostegno di Ciriani.

Il centrosinistra presenta invece Gianni Zanolin (già assessore comunale), appoggiato non solo dal Pd e da liste civiche, ma anche dal Movimento 5 Stelle. Quindi c’è stata una convergenza, spiegata così dal capolista Bruno Lorenzini: “Vogliamo portare il nostro contributo di idee e programmi nel campo dell’ambiente, della sostenibilità e della transizione ecologica, che sono i cavalli di battaglia del Movimento fin dalla sua nascita e che lo hanno visto protagonista in tal senso con il governo Conte 1 e poi con i governo Conte 2”. Non a caso M5S propone la trasformazione dell’assessorato all’ambiente, nell’assessorato all’ambiente, alla sostenibilità e alla transizione ecologica.

In quella che potrebbe apparire una classica sfida tra centrodestra e centrosinistra (seppur allargato ai Cinque Stelle) si inseriscono due variabili. La prima è costituita dall’avvocato Vitto Claut, presidente regionale Codacons, con una lista di ispirazione no vax. Claut è diventato famoso per aver scelto l’ibernazione dopo la morte. Infine, Anna Ciriani (stesso cognome del sindaco uscente, ma nessuna parentela), docente di Lettere in scuole medie e superiori, finita tra le polemiche perché in passato aveva postato sui social foto senza veli. La Ciriani si presenta con la lista “AmiAmo Pordenone”. Ma il condizionale è d’obbligo, perchè la lista è stata esclusa, a causa di una questione burocratica legata ai moduli su cui sono state apposte le firme a sostegno della candidatura. Immediato il ricorso al Tar che deve decidere in tempi brevissimi per consentire il sorteggio delle posizioni dei candidati e delle liste sulla scheda elettorale.

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