Sono 7.826 i nuovi casi positivi al virus SarsCov2 nelle ultime 24 ore, ieri erano 7.221. I tamponi processati sono stati 265.480, in aumento rispetto ai 220.872 del giorno precedente. Di conseguenza il tasso di positività passa dal 3,3% al 2,9%. Si registrano, inoltre, 45 vittime del covid, in leggero aumento rispetto alle 43 registrate giovedì.

Le ospedalizzazioni continuano a registrare un leggero incremento. Sono 511 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, otto in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 42. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.114, 55 in più rispetto a ieri.

Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha sottolineato che “aumenta l’occupazione dei posti in area medica al 7,1% e di terapia intensiva al 5,4% e alcune regioni sono avvicinati alla soglia critica o l’hanno superata come la Sicilia. È importante continuare con grande intensità la campagna di vaccinazione e continuare anche a mantenere dei comportamenti individuali ispirati alla prudenza” ha concluso Rezza.

Nella distribuzione geografica del virus la regione che registra anche oggi il maggior numero di positivi è la Sicilia (+1.681). Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha, così, firmato l’ordinanza che riporterà la regione in zona gialla a partire da lunedì 30 agosto. “È la conferma che il virus non è ancora sconfitto – ha detto Speranza – e che la priorità è continuare ad investire sulla campagna di vaccinazione e sui comportamenti prudenti e corretti di ciascuno di noi”. In merito è intervenuto anche il governatore siciliano, Nello Musumeci: “Mi aspetto che i siciliani non vaccinati sentano la priorità di dare corso a questo dovere civico. Cos’altro deve accadere perché si convincano? Non si può subire ancora l’egoismo di una minoranza – ribadisce Musumeci – e l’ipocrisia di qualche politico alla ricerca di facile consenso. Dobbiamo tutti e presto tornare alla vita normale”, conclude.

Seguono per maggior incremento di casi in un solo giorno Toscana (+752) e Emilia Romagna (+732). In ordine decrescente poi ci sono Veneto (+694), Lombardia (+601), Campania (+576), Lazio (+547), Sardegna (+343), Calabria (+313), Puglia (+302), Piemonte (+302), Marche (+222), Friuli Venezia Giulia (+204) e Liguria (+156). Tutte le altre regioni registrano un incremento di nuovi casi inferiore a 100 unità. Nello specifico: Abruzzo (+87), Umbria (+86), Provincia autonoma di Bolzano (+74), Basilicata (+65), Molise (+51) e Provincia autonoma di Trento (+37). Nessuna regione è covid free. A registrare il minor incremento è la Valle d’Aosta (+1).

Confrontando i dati di oggi con quelli di venerdì scorso si nota un decremento dei dati relativi alle vittime ( 45 vs 49) e ai ricoveri nei reparti ordinari (+55 vs +65), mentre tutti gli altri valori risultano in crescita: nuovi casi (7.826 vs 7.224), ingressi in terapia intensiva (42 vs 26) e tamponi processati ( 265.480 vs 220.656). Ma per avere un quadro più preciso bisogna guardare l’andamento di tutta la settimana (lunedì-venerdì) e paragonarlo alla settimana precedente. Si evidenzia che a fronte di un aumento dei test processati (1.098.359 vs 965.704) e di un conseguente aumento dei positivi (32.839 vs 30.593) e degli ingressi in terapia intensiva ( 205 vs 197) i decessi continuano ad attestarsi su cifre simili (251 vs 251). Il che significa che il virus non sta, affatto, retrocedendo.

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