Carlos Tavares è un amministratore delegato molto felice. Si definisce così in conference call con gli analisti il numero uno di Stellantis che oggi ha presentato i dati del semestre con ricavi in crescita del 46% (ma il confronto con le immatricolazioni di Fca e Psa risente della quasi paralisi del mercato del periodo marzo-maggio 2020), trainati dalle vendite negli Usa. Il gruppo, spiega Tavares, ha avuto “un forte avvio. I numeri danno ulteriore fiducia nel nostro lavoro”. E però il manager portoghese avverte “In Italia abbiamo avviato un dialogo costruttivo con i sindacati e quasi tutti hanno capito la portata della transizione energetica che Stellantis attraversa. Abbiamo spiegato che se manteniamo lo status quo ci mettiamo nei guai. Dobbiamo raggiungere gli obiettivi sulle emissioni di Co2, è un must. Accelerare sull’elettrificazione aumenta i costi del 40% che vanno ammortizzati. Siamo nella giusta direzione”. Tavares, che ha ricordato quanto fatto da Psa con Opel e Vauxall. “La qualità del confronto con i sindacati come con il governo è alta”.

Tavares non fa mistero di non guardare con entusiasmo alla serrata tabella di marcia imposta per la conversione all’elettrico (“ci adeguiamo”) ma oggi ha annunciato che l’Afa Romeo sarà tutta elettrica dal 2027, Lancia dal 2024. “Dal 2026 faremo solo lanci di auto Bev. Ds dal 2024 avrà solo modelli elettrici”, ha aggiunto. Quanto alla Gigafactory per le batterie elettriche che verrà costruita a Termoli, la terza del gruppo dopo quelle in Francia e Germania, il manager ha detto che “Sono in corso colloqui con il governo italiano”

L’amministratore delegato ha affermato che cambieranno le strategie sul mercato cinese, il tallone di Achille del gruppo vista la misera quota di mercato dell’1%. “Stiamo finalizzando discussioni con due partner in Cina dove la nostra strategia sta profondamente cambiando. Nei prossimi mesi saranno ufficializzate e sarà l’occasione per approfondire il nostro cambio di rotta“. Accenno anche a un piano di rilancio del marchio Maserati: ” ha un forte potenziale di crescita. Abbiamo tante idee per rendere il brand più redditizio e più attraente”, ha detto Tavares.

E poi i ringraziamenti ai circa 400mila dipendenti del gruppo. “Vorrei ringraziare calorosamente tutti i dipendenti di Stellantis per la loro straordinaria attenzione all’eccellenza operativa e alla messa in campo delle sinergie, azioni che hanno portato la società a raggiungere risultati finanziari importanti nel primo semestre”, scrive in una nota l’amministratore delegato. “A questi importanti risultati a livello operativo – prosegue – si affiancano progressi significativi su questioni strategiche, relative all’accelerazione nel campo dell’elettrificazione e del software, pilastri fondamentali della nostra strategia”.

“Stellantis consolida i risultati finanziari ma è alta la preoccupazione per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori e degli stabilimenti in Italia. Come nel primo trimestre infatti i risultati positivi in Europa sono trainati principalmente dai modelli del marchio Peugeot e Opel, la situazione degli stabilimenti italiani di Stellantis invece è in netta controtendenza rispetto ai dati finanziari e sta determinando criticità anche per le metalmeccaniche e i metalmeccanici delle aziende della componentistica”, avverte però, Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil. Numeri di Stellantis e parole di Tavares sono invece piaciuti ai mercati, il titolo ha chiuso la giornata in borsa con un rialzo di oltre il 4%.

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