Annunciata a giugno, con l’approvazione di una memoria di giunta capitolina, la sperimentazione della pedonalizzazione è a un passo dal via. Prevista nell’ultimo fine settimana di ogni mese, in futuro andrà anche a comprendere un nuovo itinerario pedonale dai Fori Imperiali al nodo centrale della stazione Termini. I servizi del trasporto pubblico, di linea e non, quindi saranno deviati perché “la sperimentazione” dovrà essere “utile a testare le nuove alternative di viabilità e di Tpl con cui la città dovrà essere pronta per l’avvio dei cantieri dei tram e della Metro C a Piazza Venezia”, spiega il vicesindaco e assessore alla Mobilità, Pietro Calabrese. “L’obiettivo è valorizzare un’area archeologica unica al mondo, esattamente come accade in altre città europee”, sottolinea.

I COMMERCIANTI – Duramente colpiti dalle chiusure forzate durante il lockdown e dal drastico calo di flussi turistici, i commercianti del centro storico esprimono preoccupazione “per l’ennesima iniziativa che apprendiamo dai giornali”, spiega Romolo Guasco, direttore di Confcommercio Roma. “Ben venga la realizzazione della metropolitana, ma crediamo che dietro a questa iniziativa ci sia una volontà di eliminare il mezzo privato. Una visione che è condivisibile, ma solo se ci sono mezzi pubblici – afferma Guasco –. Ci saremmo aspettati di essere contattati dall’amministrazione e di poterci organizzare in tempo”. Anche perché, secondo Guasco, per le attività produttive della zona i problemi, più che in questo fine settimana sperimentale, “potranno verificarsi sul lungo periodo se l’iniziativa, così come annunciato, andrà a regime in futuro e riguarderà l’area che arriva fino a Termini”. Motivo per cui Confcommercio Roma a breve scriverà all’assessore capitolino. Oggetto: un incontro e confronto “che abbracci anche il tema della Ztl, su cui bisogna trovare un equilibrio tra rendere la città meno inquinata e il centro più accessibile: abbiamo già proposto di ridurre gli orari della Ztl e di permettere l’ingresso ai varchi alle macchine ibride o comunque di ultima generazione”, conclude Guasco.

I TASSISTI – Sul piede di guerra contro l’iniziativa anche i tassisti. Secondo la Uiltrasporti del Lazio la giunta capitolina “sottovaluta le problematiche del trasporto pubblico, di linea e non di linea, che non possono essere risolte con una pedalata all’ombra del Colosseo – spiega Alessandro Atzeni -. Siamo curiosi di vedere gli effetti nefasti sul traffico una volta realizzato l’itinerario pedonale dalla stazione Termini al cuore di Roma”. I tassisti fanno leva sulla necessità di molti turisti di raggiungere in auto, a causa dei bagagli, gli alberghi del centro storico dalla stazione Termini.

IL PROGETTO IN FUTURO – Per monitorare e affiancare il percorso di trasformazioni urbane collegate alle opere di mobilità che dovranno essere realizzate è stata avviata una sperimentazione allo scopo di rendere armonico l’intervento di rigenerazione urbana. In questa area, da qui ai prossimi anni – in parte con fondi del Pnrr – dovrebbero essere realizzate le due tramvie (una da piazza Vittorio ai Fori Imperiali e l’altra, la Tva, che collega Termini-Vaticano-Aurelio); il prolungamento della metro C da piazza Venezia a Corso Vittorio Emanuele.

“Nulla è lasciato al caso”, replica l’assessore capitolino. “Abbiamo previsto l’istituzione di una Consulta che seguirà tutte le trasformazioni urbane correlate alle opere di mobilità che interesseranno l’area estesa da Termini a Corso Vittorio, con al centro via dei Fori e piazza Venezia, da inquadrare in un unico e complessivo intervento di rigenerazione urbana”, conclude Calabrese.

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