Sono 3.127 i nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 rintracciati nelle ultime 24 ore a fronte di 165.269 tamponi processati, di cui 90.905 test antigenici rapidi. L’incidenza – come spesso accade la domenica per effetto dei pochi test – schizza all’1,9%. Una buona notizia arriva sul fronte dei decessi, con appena 3 morti, e delle terapie intensive dove vengono assistiti 6 pazienti in meno di sabato a fronte di appena 3 ingressi. Male invece i ricoverati con sintomi: sono 25 più di ieri.

Il quadro settimanale restituisce aspetti contrastanti: i casi sono sostanzialmente raddoppiati in 7 giorni (non accadeva da fine ottobre) passando dai 7.972 di quella scorsa a 16.176, mentre gli ingressi in rianimazione restano in linea con 54 ingressi a fronte dei 49 della precedente. I ricoverati con sintomi fanno segnare 2 letti in più occupati in area medica al termine della settimana (la precedente erano calati di 230). È bene ricordare, come sottolineato dal presidente dell’Iss Silvio Brusaferro lo scorso venerdì, che solitamente la curva dei ricoverati sale con ritardo rispetto a quella dei casi. La prossima settimana sarà quindi importante per comprendere quanto l’effetto dei vaccini freni le ospedalizzazioni, quindi gli ingressi in terapia intensiva e conseguentemente i decessi.

Da inizio pandemia sono 4.287.458 i contagi accertati in Italia. In 4.113.478 sono stati dimessi o guariti (501 in più di ieri) e 127.867 sono deceduti. Restano attualmente positive 46.113 persone, di cui 44.821 si trovano in isolamento domiciliare. In area medica si trovano 1.136 ricoverati con sintomi e altri 156 vengono assistiti in terapia intensiva. Gli incrementi principali nelle ultime 24 ore si sono registrati nel Lazio (471, domenica scorsa furono 164) e Sicilia (404, furono 183). Oltre 300 casi in Veneto e Lombardia, dove si sono registrati rispettivamente 379 e 369 contagi (domenica 12 furono 125 e 250). Più di 200 nuovi positivi in quattro Regioni: Emilia Romagna (266, ne aveva registrati 93 sette giorni fa), Campania (244), Toscana (243, erano stati 87 la scorsa domenica) e Sardegna (233, furono 52 il 12/7). Tutte le altre aree del Paese ondeggiano tra i 77 casi del Piemonte e i 2 della Valle d’Aosta.

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