Google sta sperimentando misure per proteggere ulteriormente gli utenti del suo motore di ricerca dall’utilizzo di risultati che potrebbero essere inaffidabili o intrinsecamente falsi.

Nell’era delle fake news, l’azienda ha recentemente avviato un meccanismo di fact-checking per accertare l’autenticità dei risultati della ricerca. Il fact-checking migliorerà ulteriormente la qualità delle informazioni a cui si accede tramite il motore di ricerca. Tuttavia, il meccanismo di fact-checking non è efficace se sommerso da ultime notizie, rendendo difficile il fact-check dei contenuti e stabilire quale sia autentico.

In tale scenario in cui Google non può garantire l’autenticità di un elemento di ricerca, è stato segnalato che Google avviserà successivamente l’utente. Seguirà quindi l’avviso, affermando che l’argomento che stai cercando è nuovo. Viene fornita un’indicazione che l’algoritmo di fact-checking richiede tempo per stabilire l’affidabilità delle fonti.

Come le piattaforme di social media Facebook e Twitter, anche Google sta dunque implementando progressivamente algoritmi di deep learning per frenare la diffusione di bufale sulla propria piattaforma.

Inoltre, per gli argomenti di cui non è possibile controllare rapidamente il risultato della ricerca, gli utenti saranno informati di una situazione in evoluzione. Google ha già confermato di aver iniziato i test una settimana fa.

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