“La mascherina è una questione di buon senso di cui si è fatta una questione politica. C’è qualcuno che evidentemente non rinuncia alla possibilità di raggranellare qualche voto e qualche benevolenza in più, anche rischiando di scontrarsi contro un atteggiamento che è difficile non definire stupido. Ricordo che la mascherina è uno strumento e prendersela con uno strumento di protezione o trasformarla in una specie di bavaglio ha poco senso”. Così, a “L’aria che tira” (La7), Massimo Galli, primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, lancia, senza però nominarli, un’indiretta frecciata ai politici che nell’ultimo mese hanno fatto una veemente crociata per l’eliminazione dell’obbligo della mascherina all’aperto, come il leader della Lega, Matteo Salvini.

L’infettivologo spiega: “Anni fa ci fu un dibattito molto intenso sul casco di protezione in moto. Il casco è uno strumento di protezione che ti salva la vita ed è obbligatorio indossarlo. La mascherina non ha senso tenerla se sei da solo e stai passeggiando in montagna o se sei all’aperto e sei lontano da chiunque o se sei nel chiuso del tuo studio, come me in questo caso. Credo che sia ancora importante tenerla nella propria disponibilità e indossarla, quando si è in situazioni di affollamento, sia all’aperto, sia al chiuso – conclude – Questo vale per i giovani non ancora vaccinati e soprattutto per gli anziani più fragili, anche se vaccinati, perché alcuni possono non aver risposto adeguatamente al vaccino e quindi non c’è la sicurezza al 100% di non reinfettarti. Ma fortunatamente già stanno facendo così alla grande”.

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