Nuova aggressione ai danni della polizia in Francia. Questa mattina un’agente del corpo municipale della città di Nantes è stata ferita da un uomo armato di un coltello che le si è scagliato addosso. La donna è stata ricoverata d’urgenza, ma al momento non sembra essere in gravi condizioni. L’uomo è stato catturato qualche ora dopo ed è morto in seguito alle ferite riportate nello scontro a fuoco con i poliziotti. L’aggressione è avvenuta nei locali della polizia municipale a La Chapelle-sur-Erdre, a qualche chilometro da Nantes, nell’ovest del Paese. Sul posto, dove è scattata una caccia all’uomo, sono arrivate le teste di cuoio dei reparti antiterrorismo.

La ricerca è durata diverse ore ed è iniziata dall’auto dell’assalitore, trovata a poca distanza dalla stazione di polizia perché danneggiata da un incidente. L’uomo era armato della pistola d’ordinanza dell’agente ferita, così su Twitter la gendarmeria aveva lanciato un appello ai residenti ad “evitare la zona e rispettare strettamente le consegne”. Il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, è poi giunto sul luogo dell’aggressione.

Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo era appena uscito dal carcere dove si è radicalizzato e dove stava scontando una pena detentiva di diversi anni per una serie reati comuni. In carcere gli è stato diagnosticato un disturbo psichiatrico per schizofrenia. La sua radicalizzazione era nota a causa della pratica rigorosa dell’Islam e delle provocazioni verbali a tema religioso che hanno caratterizzato la sua permanenza in carcere. Per questo motivo era iscritto nel FSpRT, il fascicolo delle segnalazioni per la prevenzione della radicalizzazione a carattere terrorista.

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