Da ministero della Transizione ecologica, a “ministero della Finzione ecologica”. Da ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a “ministero dei Treni persi e dell’Immobilità elettrica”. Sono i nuovi nomi simbolici dei ministeri scelti dagli attivisti di Greenpeace durante il blitz organizzato questa mattina a Roma per protestare contro il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), secondo gli attivisti “per nulla positivo”.

Durante il flashmob gli attivisti hanno modificato i nomi non solo dei dicasteri dei ministri Cingolani e Giovannini, ma anche quelli di Patuanelli e Giorgetti. Così il ministero delle Politiche agricoli e forestali è stato ribattezzato “Ministero per gli Allevamenti Intensivi ed Altre Attività Inquinanti” e il ministero dello Sviluppo economico è diventato “Ministero dello Sviluppo che Distrugge il Pianeta”.

Secondo Greenpeace il Pnrr del governo Draghi, “mette in atto una vera e propria ‘finzione ecologica”. “Ad eccezione di alcuni passi apprezzabili – dalle smart grid, agli accumuli per le rinnovabili, al solare agrivoltaico – il Piano presentato dal Presidente Mario Draghi è deludente e non fa intravedere una decisa strategia per quella transizione ecologica urgente e necessaria per permettere al Paese di dare il proprio contributo nel contrasto all’emergenza climatica in corso”, spiegano ancora in un comunicato gli attivisti. Il piano, denunciano, “non indica chiare priorità per lo sviluppo delle rinnovabili, lascia poco più che briciole alla mobilità urbana e sostenibile e alla protezione della biodiversità. Dimentica, inoltre, le necessarie misure per la promozione dell’agroecologia e la riconversione degli allevamenti intensivi e declassa l’economia circolare a una mera questione di gestione dei rifiuti. Il PNRR, infine, apre di fatto la porta all’idrogeno blu di ENI (prodotto da gas e usando il Carbon Capture and Storage)”.

Nelle ultime settimane Greenpeace Italia ha mobilitato più di centomila persone che hanno firmato la petizione #Restart e hanno aderito alla maratona social #IlPianetaSiSalvaAdAprile, per chiedere al Governo Draghi di passare dalle parole ai fatti per la Transizione Ecologica, rilanciando il decalogo di richieste sul tema elaborato dall’organizzazione ambientalista.

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