La Germania chiude ma i contagi continuano a salire: il Robert Koch Institut comunica altri 29.518 nuovi casi nelle ultime 24 ore, oltre a 259 decessi. Aumenta ancora rispetto a ieri anche l’incidenza settimanale dei nuovi positivi su 100 mila abitanti, salita a 161,1. I contagi tornano quindi a sfiorare quota 30mila in un giorno proprio mentre a Berlino il Bundesrat, il senato federale, ha approvato la modifica della legge sulla pandemia che prevede il cosiddetto “freno di emergenza“: quando in un determinato distretto o territorio l’incidenza supera i 100 nuovi casi per tre giorni, scattano automaticamente le restrizioni decise dal governo federale e i Länder non possono intervenire.

Mercoledì è arrivato il via libera del Bundestag, la camera bassa, ma oggi l’approvazione da parte del Bundesrat, dove siedono i rappresentanti dei Länder, non è stata così scontata: la questione è stata oggetto di un acceso dibattito interno, in particolare in merito al coprifuoco notturno previsto dal governo e difeso dalla cancelliera Angela Merkel, contro il quale i liberali hanno già annunciato un ricorso alla Corte costituzionale. Alla fine però la modifica è stata approvata.

Per la Germania le buone notizie arrivano dalla campagna vaccinale: finora è stato vaccinato il 21,6% della popolazione con la prima dose (17,9 milioni di persone) e il 6,9% con la seconda (5,7 milioni). Dopo le grandi polemiche per le lentezze iniziali, le somministrazioni hanno visto un’accelerazione da quando ad aprile sono stati coinvolti anche i medici di base: nella giornata di ieri sono state somministrate 689.042 dosi. Inoltre il primo ministro della Sassonia Michael Kretschmer, a Mosca, annuncia su Twitter la trattativa in corso per l’acquisto da parte della Germania di 30 milioni di dosi del vaccino Sputnik, ma solo nel caso in cui riceverà l’ok dall’Ema.

Le restrizioni – Le nuove misure note come ‘freno d’emergenza’ prevedono, oltre al coprifuoco a partire dalle 22, la chiusura di gran parte dei negozi: solo se l’incidenza è inferiore a 150 potranno rimanere aperti anche i negozi che non vendono beni di prima necessità, ma per fare acquisti servirà un appuntamento e un tampone con esito negativo. Anche i servizi di cura della persone sono consentiti solo per scopi medici. Parrucchieri ed estetisti possono ricevere clienti che hanno fatto un test risultato negativo. Inoltre, è previsto un limite nel numero di persone che si possono incontrare: in pratica un esterno per ogni nucleo familiare, escluso chi ha meno di 14 anni. Se poi l’incidenza salisse sopra i 165 le scuole dovrebbero ricorrere alla didattica a distanza. Ristoranti e bar restano chiusi.

Le tensioni – Mercoledì fuori dal Parlamento tedesco ci sono stati scontri tra i manifestanti contrari alle restrizioni e le forze dell’ordine: dopo lanci di bottiglie e spray urticante, la polizia ha fermato 250 persone. I media riferiscono anche di tre agenti feriti e di aggressioni subite dai giornalisti. La situazione in Germania è tesa da tempo, visto che è aumentata l’insofferenza dei cittadini per le pesanti restrizioni ormai in vigore dallo scorso novembre. Intanto i contagi tra i tedeschi sono ancora in crescita.

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