Ha lavorato fino alla fine per la scuola, con la passione di sempre: Giancarlo Cerini, 70 anni appena compiuti, ispettore scolastico dal 1987, martedì ci ha lasciati colpito dalla leucemia. Chi lo conosceva sa che anche da pensionato non ha mai smesso di dare il suo contributo al mondo dell’istruzione con generosità e professionalità. Il suo ultimo impegno è stato quello di lavorare alle linee pedagogiche per il sistema integrato 0-6, presentate il 31 marzo scorso alla presenza del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Cerini, forlivese, ha iniziato il suo percorso nei panni da maestro per poi diventare direttore didattico nel 1981. Sei anni dopo è nominato ispettore in Emilia-Romagna e dirigente ministeriale. Una figura rispettata per la sua umanità e per la sua pacatezza. Cerini ha dedicato parte della sua vita proprio alla scuola dell’infanzia ed è stato uno degli estensori dei “Nuovi Orientamenti del 1991”. L’ex ispettore ha rappresentato la storia dell’istruzione e ha dedicato proprio agli insegnanti molti dei suoi libri e alcuni giornali che ha diretto: Rivista dell’Istruzione edita da Maggioli e il settimanale on line Scuola7.

Negli ultimi anni si è speso incessantemente per la scuola accettando inviti a conferenze e dibattiti in ogni parte d’Italia. Pur sapendo della sua malattia, non si è arreso ma l’ha combattuta senza pietismo e con l’umiltà che lo contraddistingueva. La scomparsa di Cerini ha lasciato più soli insegnanti, presidi, ma anche tante persone che l’hanno conosciuto in momenti diversi della vita. Il primo a dare l’addio all’ex ispettore è stato proprio il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che l’ha definito “servitore dello Stato”: “Tutta la scuola italiana l’ha conosciuto, la sua dedizione intelligente e instancabile all’educazione. Il modo migliore per ricordarlo sarà continuare insieme il suo lavoro”.

Oltre all’inquilino di viale Trastevere, anche l’Usr dell’Emilia Romagna ha voluto ricordare Cerini: “Persona illuminata e illuminante, dopo un periodo di lotta coraggiosa vissuta con dignità e forza, ha subito il sopravvento della malattia, lasciandoci esterrefatti e stupefatti per la mancanza, incolmabile dal punto di vista umano e professionale. Lascia un’eredità preziosa fatta di umanità sopraffina, di attenzione per tutti condita da ironia e leggerezza romagnola”. Tra i tanti amici è intervenuto il presidente della fondazione “Con i bambini”, Marco Rossi Doria: “Sono molto triste. È morto un amico. Una guida e un compagno di viaggio prezioso per tante e tanti di noi. Una persona di rara disponibilità, gentilezza, umanità. Giancarlo è stato – vorrei poter dire ‘è’, al presente – il vero Ispettore della Repubblica come dovrebbe essere, che sa di scuola e di mondo, che ha una sconfinata cultura pedagogica e al contempo organizzativa, giuridica, amministrativa e che spazia nelle conoscenze di ogni apprendimento umano, che ha metodo di lavoro, che sa fare squadra e costruire squadre”.

Anche Marco Maviglia della “Giunti scuola” ha avuto parole appassionate per il forlivese: “Ho avuto modo di collaborare con lui per circa 25 anni. Abbiamo condiviso, insieme ad altri colleghi, progetti, stesura di documenti ufficiali, riflessioni, iniziative editoriali, talvolta utopie. Insieme abbiamo fatto parte di gruppi di lavoro presso il Miur e presso l’Invalsi. Giancarlo Cerini era una di quelle rare persone che alla prolificità dei suoi contributi, interventi e scritti univa una capacità di approfondimento e di introspezione non comuni”. Sulla pagina Facebook di Cerini, rimasta attiva, in queste ore tantissimi insegnanti hanno voluto lasciare il loro ricordo.

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