La sfida per il dopo-Merkel in Germania sarà tra la Verde Annalena Baerbock e il conservatore Armin Laschet. Dopo l’annuncio del partito ecologista, anche l’Unione Cdu-Csu scioglie le riserve sul candidato cancelliere in vista delle elezioni federali di settembre. Laschet, leader dei democristiani tedeschi, ha vinto il braccio di ferro con Markus Söder, il capo del partito gemello bavarese. È stato lo stesso Söder ad annunciarlo in conferenza stampa, riconoscendo la vittoria del rivale dopo che nella notte l’esecutivo federale della Cdu aveva indicato nuovamente Laschet come candidato. “Accettiamo e rispettiamo” la decisione, ha detto il governatore bavarese. “C’è la responsabilità per il Paese ma c’è anche la responsabilità per l’Unione”, ha detto Söder, aggiungendo di non volere “divisioni” all’interno.

Armin Laschet sarà quindi il candidato del centrodestra e spera di succedere alla cancelliera Angela Merkel dopo le urne del prossimo 26 settembre. Il governatore del Nord-Reno Vestfalia ha vinto la battaglia interna al blocco conservatore, nonostante tutti i sondaggi nazionale lo dessero dietro a Söder in quanto a gradimento tra gli elettori. Fondamentale è stato l’appoggio della leadership della Cdu, che ha ribadito con 31 voti a favore (9 contrari) la sua preferenza per Laschet.

“Adesso farò tutto il possibile per questa Cdu”, ha detto il candidato cancelliere al termine della riunione straordinaria del partito. Ribaltare i sondaggi è il destino di Laschet: guida il Land più popoloso di Germania dal 2017, dopo una vittoria netta della Cdu alle urne. A gennaio si è guadagnato la leadership della Cdu, nonostante in molti dessero per favorito lo sfidante Friedrich Merz. Uomo di centro, Laschet proseguirà nel solco tracciato dalla Merkel sia in Germania che in Europa e dovrà giocoforza costruire una probabile futura coalizione con i Verdi, attualmente il secondo partito nei sondaggi.

Il partito ambientalista tedesco lunedì ha espresso per la prima volta una candidata cancelliera: Annalena Baerbock, deputata al Bundestag, 40 anni e due figlie piccole. “Non sono mai stata cancelliera né ministra, è vero. Ma io mi batto per il cambiamento. A mantenere lo status quo ci pensano altri”, ha dichiarato scendendo in campo a Berlino. “Io credo che questo Paese abbia bisogno di un nuovo inizio“. Al contrario del braccio di ferro tra Laschet e Söder, la sfida interna dei Verdi non è mai stata dibattuta in pubblico. E il messaggio dell’armonia del team alla guida del partito dal 2018, formato da Robert Habeck e dalla stessa Baerbock, non ha mai perso di coerenza. Sarà lei la nuova Merkel? Se Laschet ha dalla sua l’esperienza di governo, Baerbock trasuda determinazione e novità. “Serve un’Europa forte e una Germania che la rappresenti – ha detto – Mi preoccupa vedere partiti che la portano avanti barcollare“, ha bacchettato i conservatori. I Verdi sono al 23%, stando all’istituto Forsa, l’Unione al 27%. Sono possibili alleati di una futura coalizione. Ammesso che non disperdano tutta la loro forza nel conflitto in corso.

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