Nonostante il record di contagi degli ultimi giorni che ha fatto diventare l’India il secondo Paese al mondo più colpito dal coronavirus dopo gli Stati Uniti, i pellegrini non hanno rinunciato al tradizionale festival Hindu, Kumbh Mela. Migliaia di fedeli si sono immersi nel fiume Gange per il bagno rituale. Numeri enormi che spaventano il Paese, allarmato dal rischio contagi, e che secondo la polizia potrebbero arrivare entro questa sera fino a due milioni.

Le immagini mostrano Haridwar, nell’Uttarakhand: decine i pellegrini senza precauzioni, né distanziamento né mascherine, si sono immersi nel fiume. Il timore è che l’evento si trasformi in un “super diffusore”. Nella giornata di ieri il Paese ha registrato 168mila nuovi contagi, arrivando così a un totale di 13 milioni e mezzo di infezioni da inizio pandemia. a nuova ondata sta colpendo persone più giovani rispetto a quanto accadeva un anno fa: secondo il governatore di Delhi più del 65 per cento dei nuovi contagiati sono sotto i 45 anni.

Per le celebrazioni del Kumbh Mela le autorità hanno imposto un test negativo per i pellegrinaggi, ma la polizia fatica a far rispettare il distanziamento e il porto della mascherina di fronte all’ampiezza della folla. “Cerchiamo di ridurre la folla, ma non vogliamo causare una calca”, ha detto un ufficiale di polizia, SK Gunjiyal, citato da Ndtv. A causa del covid-19, molti fedeli hanno rinunciato quest’anno al pellegrinaggio, un rito che dura circa un mese e normalmente attira decine di milioni di persone. Tuttavia le immagini mostrano enormi assembramenti sulle rive del fiume sacro e alcuni fedeli sembrano indifferenti al rischio. “Quando siamo accanto alla madre Gange, che paura vi può essere? Lei è nostra madre”, ha detto un pellegrino a Ndtv. “Nessuno ha paura del covid qui, non c’è covid”, ha aggiunto un altro.

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