Folla, assembrementi e una vera e propria ressa. È quella andata in onda al punto vaccini allestito al palazzetto dello sport di Vibo Valentia. Almeno un centinaio di persone si sono accalcate in attesa di sottoporsi al trattamento e alla fine si è reso necessario l’intervento della polizia perché la situazione tornasse alla normalità.

Tutto è nato dalla comunicazione che l’Azienda sanitaria provinciale ha inoltrato sabato sera ai sindaci del territorio nella quale si faceva presente che da domenica, cioè Pasqua, sarebbero iniziate le vaccinazioni per i soggetti di età compresa tra 60 e 79 anni, invitando gli stessi a presentarsi, senza prenotazione, nelle postazioni muniti di tessera sanitaria. “Domani – è il testo del messaggio – dalle 10 alle 18 proseguiranno le vaccinazioni presso il Palazzetto dello Sport PalaPace di Vibo Valentia. Chiunque, avendo un’età compresa tra i 60 e gli 80 anni potrà andare per essere vaccinato con Astrazeneca. È necessaria la tessera sanitaria, e non aver contratto il Covid-19. Non è necessaria la prenotazione”.

Un messaggio circolato su whatsapp, che ovviamente è diventato “virale” sui telefoni dei calabresi, amplificato anche dai sindaci che lo hanno diffuso sui canali social. Le conseguenze di quell’annuncio sono state inevitabili. Sui social c’è un video di una ventina di secondi che mostra gente in fila accalcata. Già nella giornata di Pasqua si erano verificate code e assembramenti e la stessa situazione si è ripetuta oggi, almeno fino all’arrivo della polizia. “Una disorganizzazione ‘organizzata – ha detto una delle persone presenti – anche perché non sono stati forniti numeri progressivi d’ingresso, non vi sono transenne né un corridoio per impedire assembramenti. E’ una vergogna”.

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