Si tratta di dati che riguardano per ora un gruppo piccolo, ma sono dati rassicuranti e che fanno guardare al futuro con un pizzico di ottimismo in più. I bimbi appena nati di mamme vaccinate contro il coronavirus hanno gli anticorpi pronti a combattere questo contro Sars Cov 2. La ricerca arriva dall’ospedale Hadassah di Gerusalemme. Lo studio ha preso in esame il sangue del cordone ombelicale di 40 neonati e ha trovato che tutti avevano una forte presenza di anticorpi. Allo stesso modo delle loro madri vaccinate con Pfizer-Biontech.

Israele con una campagna vaccinale modello per la casa statunitense è diventato anche una perfetta cartina di tornasole, una sorta di laboratorio. Nel paese continua la discesa dei nuovi casi, insieme a questi anche tutti gli altri indici della malattia, come i casi gravi e i decessi, sono in netto calo. Nelle ultime 24 ore le nuove infezioni sono state 1.472, con un tasso di positività del 2.1%: il più basso dal primo dicembre scorso. A gennaio si era arrivati a più del 10%. Il paese, che tre giorni da per la prima volta ha permesso il pubblico di assistere alle partite di calcio. tornerà alla normalità “nel momento in cui avrà vaccinato 7 milioni di cittadini”. Il Commissario governativo per la lotta al Covid, Nachman Ash, ha aggiunto che la data più prevedibile per l’obiettivo è attorno all’estate. Attualmente lo stato ebraico ha vaccinato oltre 5.100.00 persone con una dose e 4.210.000 con la seconda su una popolazione di circa 9.300.000 residenti, una popolazione inferiore quindi a quella della sola Lombardia e con un territorio grande come la Puglia.

Da ieri è consentito agli israeliani all’estero di tornare nel Paese per le elezioni politiche del 23 marzo con una quota massima di 3mila ingressi al giorno. Ad oggi le regole stabilivano il rientro solo partendo da alcune destinazioni. Invariato l’obbligo per chi torna di entrare in quarantena a meno che, con alcune procedure aggiuntive, non si sia vaccinati o guariti dal Covid. Intanto, secondo i media, da aprile – visto il calo degli indici di infezione – potrebbe essere abolito l’obbligo di mascherina all’aperto.

Israele finora ha speso per i vaccini acquistati da varie aziende 2 miliardi e 600 milioni di shekel, pari a circa 662 milioni di euro. E quasi altrettanto ha in bilancio di pagare in futuro per altre dosi. Cifre fornite dal ministero della Sanità che per la prima volta – rispondendo ad una richiesta avanzata in Commissione Finanze della Knesset – ha fornito le cifre dell’impegno economico per le immunizzazione contro la malattia. Secondo le stesse informazioni, Israele ha comprato circa 15 milioni di dosi dalla Pfizer e non tutte sono state usate. Inoltre, in base a precedenti notizie il costo di una dose del vaccino era stato calcolato in 23 dollari e mezzo (quasi 20 euro) ma ora – hanno osservato i media – con le nuove cifre fornire appare che il costo stesso sia stato più alto.

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Vaccino Covid e casi sospetti, le ipotesi degli scienziati sul fenomeno chiamato Ade. E il dibattito sull’utilità del test sierologico

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