È giunto il momento di presentarvi la recensione completa di Redmi Note 10 Pro, il nuovo smartphone di fascia media del produttore cinese, un dispositivo che oltre ad essere dotato di caratteristiche tecniche di tutto rispetto, assume per il mercato tech un ruolo chiave e di rottura. Scopriamo insieme Redmi Note 10 Pro: l’apripista!

Passati i test di rito e dopo aver provato a tirare le somme riguardo questo device, state quindi per leggere le mie impressioni finali per quanto riguarda fotocamera, prestazioni, display e molto altro ancora di questo nuovo smartphone. Redmi Note 10 Pro sarà in grado di risollevare la famiglia Redmi Note “caduta” un po’ in basso nelle gerarchie e nei pensieri degli utenti dopo due generazioni passate con alcune rinunce?

Design e realizzazione

Già dal primo contatto con lo smartphone si capisce lo sforzo dell’azienda nel portare sul mercato un device di fascia media in grado però di restituire sensazioni ed un touch & feel riservati finora alle fasce superiori del mercato. Il vetro al posteriore con questa finitura finto lucido regala dei bei riflessi di luce, con poche “ditate” che vengono raccolte dalla back cover ed una buona solidità quando si va ad impugnarlo.

Frontalmente, come detto in sede di anteprima, trova spazio il display incastonato in cornici che sono state ridotte veramente all’osso. Anche qui un lavoro di fino in casa Redmi, con l’ottimizzazione ed un rapporto schermo-cornici veramente molto elevato, credo il migliore mai visto in un device non top di gamma. Rimane sì una sproporzione con il mento inferiore che rappresenta il bordo più pronunciato, ma assolutamente lontano dallo stereotipo al quale siamo abituati in questa fascia di prezzo.

Interessante la scelta del modulo fotografico, prima ancora che per le sue potenzialità hardware, per il design dello stesso. Parto subito col dire che purtroppo chi di voi ama le fotocamere a filo nelle scocche posteriori degli smartphone verrà qui deluso, con addirittura un doppio bump delle ottiche posteriori. È la prima volta che personalmente vedo una soluzione simile, dove i moduli fotografici non solo sono in rilievo rispetto al pannello posteriore, ma vengono addirittura messi in risalto in “un’isola” dedicata.

Completano il quadro costruttivo un sensore per le impronte digitali inserito nel lato destro del device (integrato nel tasto accensione spegnimento con lettura dei dati biometrici anche solo allo sfioramento dello stesso), un carrellino triplo per doppia SIM card + espansione tramite MicroSD ed una doppia uscita audio, oltre alla classica porta USB Tipo-C.

Display

Il pannello frontale di questo Redmi Note 10 Pro è una delle armi migliori dell’intero device. Si tratta di un pannello com tecnologia AMOLED appunto da 6,7″, risoluzione FullHD+, con supporto al refresh rate dinamico aumentato fino a 120Hz (nel menu delle impostazioni si potrà scegliere fra 60 o 120 Hz anche impostandoli come fissi, senza possibilità però dei 90Hz).

Questa combinazione, unita ad una scorrevolezza del vetro frontale assolutamente soddisfacente, contribuisce a restituire all’utilizzatore finale una sensazione di fluidità e piacevolezza estetica che mai avevo provato in questa fascia di prezzo.

All’interno del software proprietario MIUI 12 (ne parleremo a breve con una sezione dedicata nel corso di queste recensione) è poi possibile andare ad agire finemente su diversi aspetti del display, al fine di renderlo ancora più piacevole secondo i propri gusti. In generale comunque un ottimo pannello, che non mi ha dato nessun tipo di problema per quanto riguarda la piaga (si spera sepolta con la fine del 2020) relativa ai pannelli amoled a tinte verdi fluo oppure rossastre viste in tanti smartphone degli scorsi mesi.

Fotocamera

So che in molti sono giunti qui in questa recensione per scoprire il giudizio in merito alla qualità fotografica di questo Redmi Note 10 Pro. Sicuramente infatti il sensore principale da 108MP è stato, e sarà, una delle leve trainanti lato marketing per provare a spingere le vendite di questo device, attirando l’interesse di tanti di voi. Ma si tratterà di semplici numeri oppure alla prova dei fatti ci troviamo realmente davanti ad un potenziale cameraphone in grado di competere coi migliori?

Parto subito con il dirvi che il salto rispetto ad un cameraphone vero e proprio si sente (e sarebbe strano il contrario visto la differenza economica con un super flagship) ma che il livello anche in fascia media si sta veramente tanto alzando. In condizioni di buona illuminazione infatti, attivando la modalità 108MP (che dovrete ogni volta selezionare nel menu altro dell’applicazione fotocamera), vi porterete a casa degli scatti che soltanto pochi anni fa per la fascia media erano impensabili. Ottimo il livello di dettaglio, così come la gestione cromatica, migliorabile ulteriormente con l’opzione HDR.

Il setup si completa poi di altre tre lenti – grandangolare, macro ed una dedicata all’effetto sfocato – che un po’ contribuiscono ad abbassare il livello però più che valorizzarlo. Mi ha fatto infatti molto strano vedere sul display l’immagine “cambiare” le sue tinte ed il suo aspetto all’atto di passare dall’inquadratura grandangolare a quella principale. Segno che gli sforzi di super ottimizzazione sono stati dedicati all’obiettivo principale, condendo il tutto con fotocamere alle quali siamo già abituati e che non fanno gridare al miracolo.

In generale un mix però che per questa fascia di prezzo non solo è più che accettabile, ma in grado di sfidare apertamente in determinati contesti smartphone anche dal valore doppio o triplo di questo Redmi. Se avete un budget non elevatissimo ma volete avere fra le mani uno smartphone adatto a fare delle belle fotografie, non mi vengono in mente tanti altri competitors a questo device.

Promossa la fotocamera anteriore con la solita “noiosa” impostazione dedicata ai filtri pre-applicati (pelle liscia, ingrandimento occhi, ecc…) che dovrete ricordarvi di rimuovere per non avere risultati che se in Cina vengono apprezzati, qui da noi non sono sinceramente il massimo. Video nella norma, con una qualità che non mi ha stupito come per quanto riguarda le foto scattate con ottica principale. Qualità massima 4K a 30fps, FullHD invece a 60fps.

Software

Abbiamo avuto già modo di prendere confidenza con questa nuova versione della personalizzazione software di Xiaomi con un articolo dedicato. A bordo di questo Redmi Note 10 Pro trova spazio la nuovissima MIUI 12, che se da un lato si presenta come un raffinamento generale della precedente versione, porta con se alcune zone grigie che andrebbero secondo me riviste.

Partiamo però dalle cose, tante, che funzionano e che mi hanno convinto. La nuova personalizzazione grafica è veramente molto curata a livello estetico, con tantissime chicche visive sparse qua e la nel software (un esempio su tutte l’animazione nel menu impostazioni per mostrare la memoria utilizzata). A livello generale le varie impostazioni sono divise in maniera molto razionale con una facilità d’uso secondo me superiore a quella di alcuni competitors presenti sul mercato.

Se da una parte sono quindi tante le cose che vanno, questa versione della MIUI 12 non è esente da bug. Si tratta per lo più di glitch grafici (mi è capitato diverse volte che il nuovo menu delle notifiche non venisse mostrato correttamente con strane trasparenze ed aree sovrascritte l’una con l’altra) non gravi, ma che non contribuiscono a far apprezzare pienamente gli sforzi fatti da Xiaomi in ambito software.

Da menzionare l’arrivo, per questo device come per tutti gli ultimi smartphone di ultima generazione e non solo realizzati dal gruppo Xiaomi, l’arrivo a breve di un importante update alla MIUI 12.5, release che a detta dell’azienda rappresenterà l’apice del perfezionamento del software.

Batteria ed Autonomia

Uno dei punti di forza da sempre di Xiaomi che si conferma tale ancora una volta anche in questo Redmi Note 10 Pro. Sono 5.000 i mAh a disposizione di questo smartphone. Un dato importante, magari non il più alto in assoluto mai visto, ma che complice un buon lavoro di ottimizzazione delle risorse via software non vi farà preoccupare della gestione dell’autonomia nel corso delle vostre giornate.

In questi giorni di test non ha mai scaldato e non mi ha mai dato problemi di incompatibilità o drain particolari con determinati servizi. In casi estremi di bisogno viene poi data all’utente, come di consuetudine, la possibilità di impostare dei risparmi energetici selettivi, per guadagnare ancora più ore di utilizzo a discapito di potenza e prestazioni generali.

Presente supporto alla ricarica rapida (27W), con caricatore e cavo presenti regolarmente nel box di vendita.

Prestazioni

A proposito proprio di prestazioni generali, qui e dove forse i più attenti alle schede tecniche di voi avranno qualcosa da ridire. Il processore scelto da Xiaomi per questo Redmi Note 10 Pro è infatti lo Snapdragon 732G di Qualcomm, coadiuvato da 6/8GB di RAM e 128GB di memoria interna a disposizione dell’utente (espandibile come dichiarato ad inizio di questa recensione). Si tratta di dati in grado di garantire un uso quotidiano di alto livello, anche se non la migliore esperienza d’uso possibile.

La sensazione di piacevolezza è comunque elevata, data però forse più dalla reattività del pannello OLED a 120Hz piuttosto che dal processore montato. In generale comunque nessun tipo di problema nel passare fra tutte le applicazioni principali, così come anche nella prova gaming, dove il software ci aiuterà a liberare risorse dalle altre app per avere la migliore condizione possibile di gioco.

Capisco comunque i dubbi magari, soprattutto sulla RAM, in ottica futura per quanto riguarda la durata nel tempo del device. Se non siete però malati da scheda tecnica questo è secondo me un terminale che vi potrà accompagnare tranquillamente nei prossimi anni senza troppe rinunce e limitazioni.

Conclusioni

Redmi Note 10 Pro è uno smartphone che mi è piaciuto veramente molto. Come ho detto nel titolo e nella fase introduttiva di questo scritto, questo device assume un’importanza speciale all’interno del mercato tech smartphone. Saranno infatti sempre più i device di fascia media che proveranno ad imitare i top di gamma, andandone a rubare alcune peculiarità uniche mixandole con le giuste limitazioni al fine di contenere i prezzi di vendita.

In questo caso la fotocamera principale da 108 Mpixel, unita al bellissimo display OLED a 120Hz sono elementi che ben si sposano con le giuste scelte conservative di processore e RAM, andando a creare un device equilibrato e che mi sento di consigliare un po’ trasversalmente a tutti. In attesa che la MIUI possa limare, si spera presto, qualche sua imperfezione, non rimpiangerete l’acquisto!

Redmi Note 10 Pro sarà disponibile a partire da fine marzo in Italia, presso le catene di distribuzione tech e nei Mi Store, ai seguenti prezzi: 299,90 euro per il Redmi Note 10 Pro nell’allestimento base con 6 GB+64 GB, 329,0 euro per la versione intermedia da 6 GB +128 GB e infine 349,90 euro per il top gamma con 8 GB di RAM e 128 GB di memoria interna.

Articolo Precedente

Xiaomi fuori dalla blacklist USA: vinto il ricorso nei confronti della decisione di Trump

next
Articolo Successivo

Lenovo Legion 2, il nuovo gaming smartphone supporterà una ricarica da 130 W

next