La polizia di Milano ha dovuto bloccare i punti di accesso alla Darsena per evitare gli assembramenti nella zona dei Navigli. Nonostante la copiosa presenza di forze dell’ordine sono state diverse le persone che, attirate dalla bella giornata, hanno passato la domenica nella zona già finita al centro di un maxi-assembramento con balli e canti alla vigilia del passaggio della regione in zona arancione.

Numerose le famiglie a passeggio, i gruppi di amici e le giovani coppie sugli argini del Naviglio, nonostante la zona arancione rafforzata in cui si trova da venerdì la Lombardia, una scelta dettata dall’esigenza di tutelare la città da un contagio diffuso. Il bollettino della Regione nella giornata di domenica ha fatto registrare 1.096 i nuovi casi nel Milanese. Severi i controlli per l’uso corretto della mascherina, ma per la polizia non è stato possibile far rispettare sempre il distanziamento fisico, con gruppetti di persone sedute lungo lungo gli argini a distanza ravvicinata.

Visto il notevole flusso di persone, alla fine, gli agenti sono stati costretti a bloccare i punti di accesso alla Darsena, in modo che si evitassero assembramenti. Tramite delle transenne, la polizia ha allestito dei sensi di entrata e di uscita per agevolare la circolazione. Il monitoraggio costante da parte del personale continuerà anche dopo le 20.

Il primo weekend di zona arancione rafforzata non ha fermato neppure lo shopping, diverse le persone in via Torino, in corso Vittorio Emanuele e in piazza Duomo. La polizia non ha per il momento limitato gli accessi a queste aree. Come caldeggiato dal Viminale nella circolare inviata sabato ai prefetti, con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm verranno intensificati, con l’ausilio della polizia locale, i controlli mirati a prevenire la formazione di assembramenti, in particolare nelle zone della movida e soprattutto nei giorni festivi e prefestivi.

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