Anche in Germania il problema delle dosi di vaccino che rischiano di finire nel cestino sta diventando un caso. Politici locali, esponenti del clero, agenti di polizia e vigili del fuoco sono stati vaccinati pur non rientrando tra le categorie definite prioritarie dal piano vaccinale di Berlino. Nella maggior parte dei casi, però, la giustificazione fornita è stata che le dosi di vaccino inoculate erano rimaste inutilizzate e altrimenti sarebbero state da buttare: una volta scongelate e diluite, infatti, le dosi di Pfizer e Moderna hanno una “vita” di solo 6 ore. Il problema è che ogni giorno qualcuno non si presenta agli appuntamenti: un fenomeno che è stato riscontrato in diversi Paesi, tra cui Israele, considerato un modello per la sua campagna di vaccinazione.

Tel Aviv infatti ha preso delle contromisure, consentendo anche ai giovani di vaccinarsi nei centri dove rimanevo delle dosi inutilizzate. E, soprattutto, adottando un modello che ero è stato importato dalla Regione Lazio: creare una “panchina”, una lista di persone da contattare all’interno della stessa categoria – in modo da rispettare le priorità – a cui iniettare il vaccino prima che vada sprecato. Anche in Italia, infatti, ci sono stati casi di somministrazioni a parenti e amici, come nella Usl di Baggiovara a Modena. La spiegazione è sempre la stessa: la paura di sprecare delle dosi di questo “prezioso vaccino”.

In Germania le prime fasce destinatarie sono, come in Italia, le persone con più di 80 anni, il personale sanitario e delle case di cura e chi opera nei centri vaccinali. Anche Berlino però non ha previsto un meccanismo che eviti di sprecare le dosi di vaccino. I casi citati dalla stampa tedesca riguardano amministratori distrettuali, sindaci, consiglieri e altri politici locali, oltre a vigili del fuoco e ufficiali di polizia, in almeno 9 Länder. La Zdf riferisce che in una casa per anziani a Oberhausen, gestita dalla nella chiesa Neo-Apostolica, l’apostolo di distretto Rainer Storck e sua moglie, entrambi al di sotto del limite di età, hanno ricevuto la loro iniezione.

Anche il sindaco di Halle, Bernd Wiegand, si è vaccinato prima di quanto previsto dal piano tedesco. A Der Tagesspiegel ha spiegato che la città ha sviluppato una procedura per non sprecare le dosi. Di conseguenza, le persone del gruppo prioritario vengono chiamate per prime quando ci sono dosi avanzate. Se non però nessuno è disponibile, viene utilizzato un generatore casuale per estrarre un candidato da un pool di servizi di emergenza, medici specialisti, consiglieri comunali e membri della task force sull’emergenza pandemica.

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